CAMPOBASSO _ Nicolas Moffa, in qualità di esponente Sindacale ASREM della FP CGIL, nonché di cittadino della Regione Molise ed operatore della sanità nella medesima Regione, segnala una carenza di Operatori Sanitari in numerosi reparti dei nosocomi Regionali, tale da pregiudicare il rispetto dell’ art. 32 della Costituzione che garantisce il diritto alla salute, il rispetto dei mantenimenti dei LEA (livelli Essenziali di Assistenza) e la salvaguardia della salute pubblica. Il continuo taglio di personale sanitario negli Ospedali Regionali, fa da contraltare a sacche di sprechi e distorsioni di risorse umane non più tollerabili e già in diverse occasioni segnalate alla Procura della Repubblica e ed alla Corte dei Conti. La carenza di risorse umane, specialmente nei reparti di emergenza, stride con l’utilizzo scellerato di personale impiegato in maniera impropria, in posti di lavoro più agevoli rispetto alle corsie degli ospedali e molte volte totalmente incompatibili con il profilo di appartenenza del personale in questione.

Tale situazione ha l’esclusivo, dannoso effetto di saturare e falsare di fatto le piante organiche esistenti. Se da una parte si assiste all’utilizzo intensivo ed al limite della umana sopportazione ( sicuramente oltre il rispetto della normativa vigente sull’orario di lavoro) di una parte del personale, tale da pregiudicare le ottimali condizioni psico-fisiche necessarie ad esercitare con diligenza, perizia ed efficienza il proprio lavoro, dall’altra permangono situazioni altamente privilegiate a livello lavorativo ed economico di un’altra parte di personale che ha contribuito negli anni, in molte occasioni illegittimamente, a determinare un danno erariale corresponsabile dell’attuale situazione economica della Sanità Regionale. La perenne commistione tra pezzi della politica, sanità e pezzi di Sindacato ha permesso un uso distorto e clientelare della macchina della salute, che da bene primario è divenuto bene secondario. E’ ora di dire BASTA! Non è più possibile né tollerabile, neppure più per un minuto, la situazione attuale. Ci venga detto ora, con quali strutture, con quali strumenti e con quale impiego di risorse umane dovrà essere garantito il diritto alla salute dei cittadini ed i livelli minimi di assistenza negli ospedali e nelle strutture territoriali.

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