Funzionario Agenzia Entrate chiede 500 euro a commerciante per “ammorbidire” controlli. Arrestato dalla Finanza

CAMPOBASSO _ Nel tardo pomeriggio del 28 maggio scorso, un funzionario della locale Agenzia delle Entrate è stato tratto in arresto –in flagranza di reato- dai militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Campobasso, per fatti di concussione, di cui all’articolo 317 del C.P.. L’operazione di servizio trae origine da una denuncia presentata nei giorni scorsi da un commerciante del Capoluogo, al quale il Funzionario aveva chiesto una “mazzetta”, al fine di ammorbidire controlli ed attività ispettive nel comparto fiscale. Il dispositivo immediatamente attivato dai Finanzieri del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata, in stretto raccordo con l’Autorità Giudiziaria, ha previsto l’impiego di sofisticate apparecchiature tecniche finalizzate alla registrazione audio-video delle fasi cruciali connesse alla consumazione del reato. Al commerciante era stato imposto il pagamento di Euro 500,00. Sulla scorta degli accordi intercorsi, la stessa cifra doveva essere consegnata presso la sede dell’attività del concusso, nel pomeriggio del 28 maggio.

In pari data, gli Investigatori hanno preliminarmente provveduto a fotocopiare le banconote destinate alla “mazzetta”, informando la preposta A.G. a mezzo di specifici atti. Contestualmente, all’interno del negozio venivano posizionate idonee apparecchiature, finalizzate a documentare l’incontro e i relativi esiti. Alle 17,30 scattava l’operazione. Il Funzionario entrava nell’attività commerciale e prelevava il denaro. All’uscita, l’uomo veniva bloccato e tratto in arresto. Dopo le formalità di rito esperite presso gli uffici del Comando Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso, seguiva la traduzione presso la locale Casa Circondariale, dove B.P. veniva posto a disposizione della Magistratura inquirente. Fondamentale la collaborazione fornita dal commerciante in tutte le fasi della vicenda, a partire dalla denuncia iniziale.