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CAMPOMARINO _ Quella dei furti di rame, è diventata una piaga da non sottovalutare proprio perché il metallo utilizzato come conduttore elettrico, rivenduto ai ricettatori, consente di ricavare consistenti ed illeciti profitti. Proprio per questo motivo il Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, già da tempo, ha disposto un’azione di intensificazione dei servizi perlustrativi, specie in ore notturne, con la finalità di contrastare tale illecita attività, posta in essere spesso da cittadini di origine straniera. E nella serata di ieri, infatti, proprio nel corso di uno di questi servizi, due cittadini di origine rumena sono stati “beccati” dai Carabinieri della Stazione di Campomarino, “con il sorcio in bocca”.

I due rumeni, un uomo ed una donna, entrambi 38enni, provenienti dalla vicina provincia di Foggia, sono stati sorpresi dai militari mentre stipavano nel portabagagli di una Mercedes, una gran quantità di cavi elettrici in rame appena sradicati dall’interno dei locali di una struttura turistica chiusa, poiché sottoposta a sequestro fallimentare.

Attesa l’evidenza dei fatti, i due razziatori sono stati subito condotti in caserma per gli accertamenti del caso, al termine dei quali per loro si è aperta la porta di una comoda cella delle carceri di Larino, per l’uomo, e Foggia per la donna, ove sono stati tradotti per rimanervi ristretti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Ovviamente sia la refurtiva recuperata dai Carabinieri di Campomarino, per un valore di circa 500 euro, sia l’autovettura utilizzata dai due rumeni per commettere il furto, sono stati sottoposti a sequestro dai militari.

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