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TERMOLI _ Due pescherecci di Bisceglie operanti in Abruzzo gettano le reti all’imbocco del porto di Termoli provocando l’ira dei marittimi locali che, con una un’azione fulminea ed inaspettata, escono in mare bloccando le due barche pugliesi, andando addosso alle loro attrezzature da strascico. Si è sfiorato il peggio la scorsa notte nel porto di Termoli allorquando tra le tre imbarcazioni avrebbe potuto “scapparci” lo speronamento. Erano le 21 circa quando le due barche appartenenti al compartimento marittimo pugliese ma operanti in alcuni porti dell’Abruzzo tra cui sembra Vasto, sono approdate in zona per scaricare del pescato a conclusione di alcune battute in mare.

L’operazione, durata breve tempo, si è conclusa senza intoppi ed i due equipaggi hanno ripreso il mare per rientrare nei propri scali. All’altezza del “canaletto”, però, accade qualcosa di particolare che non sfugge ai pescatori termolesi alcuni dei quali si trovavano sulle imbarcazioni ancorate in porto.

I marittimi di Bisceglie, infatti, inaspettatamente gettano le reti in mare in una zona nota per la pericolosità come l’imbocco dello scalo marittimo. Un episodio assolutamente vietato dal Codice della Navigazione che scatena letteralmente l’ira dei locali. Un equipaggio, senza pensarci due volte, accende i motori della barca ed esce all’inseguimento dei due natanti fino a raggiungerli all’uscita del porto andando addosso alle reti per evitare loro di pescare. A riportare la calma nello scalo, prima che accadesse il peggio, è stata la Capitaneria di Porto precipitatasi sulla banchina prima che “esplodesse” il litigio. La Guardia costiera sul caso ha aperto un’indagine ed oggi sono iniziati gli interrogatori dei marittimi coinvolti.

In ogni caso è stata accertata la violazione da parte dei “forestieri” in quanto vietato gettare reti in mare in uno scalo marittimo per cui non si escludono sanzioni pecuniarie anche pesanti.

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