TERMOLI _ Ventisei sindaci del Basso Molise firmano patto per salvare il San Timoteo dal ridimensionamento ma l’Asrem fa orecchie da mercante. L’azienda sanitaria regionale, nonostante l’imponente mobilitazione degli amministratori del litorale chiamati a raccolta dal Sindaco Antonio Di Brino, non ha modificato l’atto aziendale che prevede l’accorpamento del Vietri al Cardarelli di Campobasso piuttosto che al nosocomio della città. Un vero e proprio colpo al “cuore” per il presidio termolese che in tal modo viene privato completamente dell’autonomia. Per i primari, i medici ed infermieri tale situazione rappresenta il primo passo verso il “baratro”. Le numerose riunioni convocate a Termoli dal primo cittadino Di Brino rischiano di non sortire alcun tipo di effetto.

Per tale motivo, subito dopo l’emergenza maltempo che ha bloccato l’intero basso Molise, l’Amministrazione comunale ha intenzione di incontrare il Presidente della Regione Molise Michele Iorio così come il “manager” dell’Asrem regionale Angelo Percopo, quest’ultimo chiamato a modificare il documento di programmazione sanitario varato lo scorso mese di dicembre e considerato una sorta di insulto dagli operatori sanitari della costa molisana così come del Vietri di Larino a cui è stato già inferto un colpo mortale.

Dunque l’Amministrazione termolese è intenzionata a correre ai ripari in tempi brevi per cercare di modificare l’atto aziendale e, quindi, mantenere l’autonomia ospedaliera e, nel contempo, bloccare il “taglio” delle risorse finanziarie destinate al presidio così come i posti letto. Non si prospetta una operazione facile visti i tempi di “vacche magre”, la crisi economica, il pesantissimo deficit sanitario molisano, l’esigenza di forte risparmio della stessa Regione Molise.

“L’operazione innescata dall’Asrem va bloccata a tutti i costi _ hanno dichiarato diversi medici del San Timoteo _ perchè in questo modo a noi ci toccano i pazienti, tantissimi ogni giorno che si riversano in ospedale in zona, territorialmente il più vicino a Larino ed ai centri del cratere sismico ed a Campobasso vanno invece i finanziamenti che spetterebbero a Termoli. E’ una vergogna questa pianificazione e va cambiata il prima possibile. L’intervento di Di Brino è stato tardivo, se voleva fare davvero qualcosa doveva interessarsi mesi prima.

Ora rischia di arrivare a cose fatte”. Dal canto suo il primo cittadino di Termoli sulla vicenda è intenzionato ad andare fino in fondo e, quindi, mobiliterà nuovamente gli amministratori dei 26 comuni firmatari dell’intesa di inizio anno per portare a casa il risultato finale, ovvero il mantenimento dell’autonomia del San Timoteo limitando i tagli e facendo affluire i finanziamenti spettanti al presidio locale dove il personale in servizio è chiamato a sacrifici lavorativi sempre più grandi e faticosi giorno dopo giorno a fronte spesso e volentieri di pagamenti in ritardo di turni aggiuntivi e straordinari.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

1 commento

  1. il più scandaloso!bassucc termolese
    come fa l’infermiere a cavarci un ragno dal buco? fa sci sci sci! e tutto torna a essere normale. a lui non gli frega niente della sanità lui ci sguazza dentro,cosi poi quando finisce da fare the first man ci ritorna a far del me ne frega ilo canto” sci sci sci!” tradotto in italiano si si si!