Il Piano di Rientro, che abbiamo messo a punto, ci consentirà, ne sono certo, di trovare un sostanziale pareggio di bilancio, questo però non cancella la necessità di avere risorse sufficienti alle concrete richieste provenienti dai nostri 136 comuni. Per quanto riguarda la posizione del Governo, l’ho definita “improvvida” perché, come ho già dichiarato, è stata assunta prima di verificare la bontà e la qualità del nostro Piano di Rientro, che verrà esaminato dal tavolo tecnico il prossimo 19 maggio. E proprio al tavolo vorrò esprimere tutte le nostre ragioni relative al voler pretendere, per i molisani, un Servizio Sanitario moderno, efficace e in grado di operare pariteticamente su tutto il territorio. Penso, sulla base di molti incontri avuti in questi giorni con alcuni alti funzionari dei vari Ministri che siedono al tavolo, e con altri colleghi Presidenti di Regione, anche del Nord, che il Governo vorrà condividere le scelte importanti e strategiche fatte in quel Piano.
Scelte fatte per contemperare, da un lato, l’esigenza di una razionalizzazione e migliore utilizzo delle risorse e, dall’altro, per garantire ai cittadini molisani prestazioni e servizi non mortificati da inanimate logiche ragionieristiche. Sul punto sono dunque fiducioso, anche perché ho avuto modo di confrontarmi telefonicamente, dopo la riunione di ieri, con il Presidente Berlusconi. Per quanto riguarda le richieste avanzate da alcuni esponenti della minoranza, circa le mie dimissioni, credo che ci troviamo di fronte ad una bassa speculazione politica perpetrata, purtroppo, ai danni degli interessi reali dei molisani. Non ho nessuna intenzione di dimettermi. Intendo perorare con nuova forza e determinazione, anche insieme alle forze politiche che siedono in Consiglio Regionale, e a quelle imprenditoriali e sociali che operano sul territori, le giuste ragioni del Molise. È tempo di combattere insieme, non un confronto di semplici richieste, ma una battaglia di diritti e di democrazia”.