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Michele Iorio
SAN GIULIANO DI PUGLIA _ “Il 31 ottobre e’ per ogni molisano un momento di ricordo, di riflessione e di condivisione di una tragedia capace di sconvolgere l’animo e le coscienze di milioni di telespettatori che, incollati davanti alle televisioni di mezzo mondo, attendevano con trepidazione notizie positive dagli scavi dei vigili del Fuoco e dalle altre forze dell’ordine, le quali, insieme ai volontari di varie associazioni, erano a scavare a mani nude tra le macerie della Jovine.

Tutte le istituzioni e le forze della società civile fecero un giusto mea culpa e si impegnarono solennemente davanti a quel dolore a far si’ che non si potessero piu’ ripetere sciagure di tale portata. Purtroppo fatti simili in Italia si sono succeduti, si pensi all’Aquila, e al tributo che anche il Molise ha li’ pagato. Ma in questa nostra regione si e’ avviato un programma di verifica delle condizioni sismiche e strutturali di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Un programma capillare di ricognizione della situazione di ogni edificio dedicato all’istruzione da cui e’ scaturito il Progetto varato dal Governo regionale denominato “Scuole Sicure”.

Progetto che ci ha visto investite enormi risorse e che ha fatto del Molise la regione d’Italia con il piu’ alto numero di scuole in sicurezza. Non abbiamo ancora finito, ma nell’arco di poco tempo riusciremo a rendere tutte le scuole di questa regione completamente sicure. Certo questo non restituirà ai loro genitori i bambini che purtroppo persero la vita nel crollo della scuola Jovine, ma permettera’ a quella tragedia di avere un senso in modo che il sacrificio di quei ragazzi e della loro maestra non sia stato vano.

Oggi, quando risuoneranno ancora i rintocchi della campana del ricordo nel cimitero di San Giuliano di Puglia, avremo negli occhi quelle scene e come societa’ rinnoveremo l’impegno affinche’ eventi del genere non abbiano piu’ a ripetersi. Una societa’, infatti, puo’ dirsi realmente civile solo se e’ in grado di difendere i piu’ deboli e di proteggerli, per quanto umanamente possibile, da incidenti e da disastri naturali. Michele Iorio”

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