CAMPOBASSO _ La vittoria di Pirro ottenuta da Berlusconi sul filo di un voto mostra l’affanno di un Governo che ha meno della metà dei voti della Camera dei Deputati. Il calciomercato delle ultime ore ha consentito di superare la sfiducia parlamentare ma non ha risolto il problema politico di una maggioranza che non c’è più e che non ha più i voti per governare. L’apertura all’UDC è stata già respinta al mittente e qualche ulteriore “Scilipoti” o “Calearo” può confermare il degrado etico delle istituzioni ma non potrà assicurare i numeri per completare la legislatura.

Berlusconi ne è consapevole, e grazie al risultato di ieri, potrà guidare l’Italia alle elezioni anticipate, così come chiede Bossi, per archiviare Fini e incassare un nuovo premio di maggioranza con l’attuale legge vergogna per via del prevedibile sfondamento della LEGA nel Centro-Nord. Chi pagherà il prezzo di questa strategia irresponsabile sarà l’Italia che dovrà sopportare sei mesi di campagna elettorale nel mezzo della crisi finanziaria internazionale, con un debito pubblico impressionante e serie difficoltà di ripresa produttiva. Le imprese in affanno, i lavoratori in cassa integrazione e mobilità, il Sud in ginocchio, la polveriera della Scuola, il crack della sanità e le mille altre difficoltà, dai rifiuti di Napoli al fermo delle opere pubbliche, dovranno attendere le prossime elezioni e un nuovo Governo prima di ricevere delle risposte. Sta di fatto che con una simile irresponsabilità bisogna farci i conti.

A poco serve invocare il buonsenso in queste ore perché il PDL è succube di un regolamento di conti interno e piega ogni evento futuro alle proprie micro convenienze di parte. Il PD ha svolto un ruolo di responsabilità in queste settimane, attento ai problemi reali dei cittadini e delle imprese, e continuerà a seguire in Parlamento i provvedimenti in scadenza a partire dalla conversione in legge del Decreto Milleproroghe e dal Decreto sui Rifiuti di Napoli.

Contestualmente dovrà attrezzarsi per rilanciare l’alleanza di Centro-Sinistra e predisporsi alla futura competizione elettorale misurandosi nuovamente con l’asse PDL-Lega e probabilmente col Terzo Polo di Casini-Fini e Rutelli. E’ opportuno che in una fase così convulsa della vita politica nazionale, il PD resti un punto fermo serio e responsabile, confermando pieno sostegno a Pierluigi Bersani che ha saputo guidare il partito con concretezza e efficacia. Discostarsi dalla linea politica che si è affermata nell’ultimo congresso nazionale per inseguire vocazioni maggioritarie o improbabili neo-centrismi, sarebbe un errore nefasto per l’Italia prima che per il PD e per il Centro-Sinistra. Michele Petraroia

Articolo precedenteDi Brino e Montano partecipano a riunione Itis Majorana su autonomia scolastica
Articolo successivoAccredito di 118 milioni di euro a favore della Regione Molise