BOJANO _ La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore Velardi, un finanziamento di due milioni e mezzo a favore del Comune di Boiano. Si tratta di interventi di riqualificazione urbana, di promozione turistica e di salvaguardia ambientale che verranno realizzati dell’ambito del progetto “Le vie dell’acqua”, per la cui attuazione verranno utilizzati fondi provenienti dalle risorse idriche delle sorgenti del Biferno, trasferite a titolo oneroso alla regione Campania.

Si tratta – ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture Velardi – di un intervento molto importante per la città di Boiano, che denota peraltro una elevata e qualificata capacità propositiva da parte dell’Amministrazione comunale che da tempo mi veniva sollecitato dal Presidente Iorio e dallo stesso sindaco Silvestri. Quest’ultimo ha saputo interpretare lo spirito del programma “le vie dell’acqua” ed ha formulato una proposta progettuale che è importante per la città, ma che costituisce anche un esempio di integrazione fra diversi settori di intervento. In questo modo si valorizzano al massimo le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione e si crea una perfetta sinergia fra la tutela dell’ambiente, la difesa del territorio e la promozione turistica, valorizzando le risorse dell’area del fiume e i reperti della cultura materiale del luogo a disposizione e fruibile dall’intero Molise. La proposta dell’amministrazione di Boiano prevede anche l’utilizzazione a fini sportivi di una tratto del fiume; la valorizzazione di reperti archeologici legati alla produzione artigianale, la utilizzazione dei più avanzati sistemi di ingegneria ambientale”.  

Il progetto si pone l’obbiettivo di recuperare e di valorizzare alcuni ambiti specifici, dalle sorgenti ai primi tratti del corso fluviale che attraversano e delimitano l’abitato di Bojano, attraverso un percorso che riesca a ricollegare anche fisicamente l’elemento acqua con l’abitato e la sua vita quotidiana per una fruizione anche ludica di queste aree e per attività turistico- culturali legate alla conoscenza del territorio ed alla riscoperta dei valori storici che nel tempo hanno caratterizzato lo sviluppo sociale ed economico della comunità. Con i fondi deliberati dalla Giunta regionale verranno realizzati i seguenti interventi:

1) Recupero dell’area fontana Majella Gli interventi individuati sono finalizzati alla riqualificazione ambientale dell’area, mediante la sistemazione a verde, opere di pulitura dalle piante infestanti, piantumazione di siepi e messa in opera di staccionate in legno, ed al recupero estetico-funzionale della fontana, un tempo usata come lavatoio.

2) Sistemazione dell’area di via Taddeo L’area, posta in una zona di assoluto interesse naturalistico tra due delle sorgenti più importanti, si presenta, in adiacenza all’asta fluviale che proviene dalla sorgente Majella in direzione ovest – est alle pendici del massiccio del Matese, ampiamente pavimentata in asfalto Lo studio, per restituire ai luoghi la loro valenza naturalistica ad oggi quasi del tutto persa, ipotizza la sistemazione del corso fluviale, mediante interventi di ingegneria naturalistica finalizzati alla sistemazione delle sponde e alla ripulitura dell’alveo, la caratterizzazione dei diversi ponticelli che attraversano il fiume ortogonalmente, la definizione della carreggiata stradale effettivamente necessaria con la realizzazione di un camminamento da pavimentarsi in materiale lapideo, la realizzazione di piccoli punti di sosta attrezzati con panchine, aree per giochi ed alberature tipiche delle aree umide.

3) Sistemazione dell’area di Pietre cadute L’area, fortemente compromessa da un punto di vista ambientale, è caratterizzata da due piccoli invasi e registra la presenza di un mulino e di una segheria, in disuso, esempi di una utilizzazione dell’acqua per usi artigianali. Per una riqualificazione dell’area e per una possibile fruizione della naturale e storica ricchezza ambientale lo studio prevede: – il totale rifacimento della viabilità compresa tra i due invasi in modo da eliminare la pavimentazione in asfalto e sostituirla con materiale lapideo anche carrabile; – pulizia e sistemazione degli invasi con opere di ingegneria naturalistica, con una eventuale reintegrazione di piccola fauna lacustre; – spostamento della cabina elettrica o in alternativa un suo rifacimento architettonico per renderla compatibile con l’ambiente circostante; – opere di arredo urbano per una caratterizzazione dei luoghi e per una loro fruizione, compresa una illuminazione artistica.

4) Sistemazione spondale del canale di Spio L’acqua delle sorgenti di Majella e di S. Maria in Rivoli, prima di arrivare al Biferno, attraversano il centro abitato di Bojano lungo il Calderari; dopo anni di abbandono, è stato realizzato un importante intervento di riqualificazione del Calderari al punto tale che oggi è un elemento caratteristico dell’abitato, con la sua sistemazione spondale, i suoi marciapiedi, i suoi muretti in pietra e la illuminazione. L’ intervento è però rimasto incompiuto nel tratto finale, che viene chiamato Canale di Spio, per un lunghezza di circa 250,00 ml prima di immettersi nel Biferno. La proposta progettuale è quindi finalizzata al completamento del precedente intervento, con le stesse caratteristiche costruttive e realizzative, così anche da creare un armonico e naturale collegamento tra il centro di Bojano e le attività riportate nel punto successivo.

5) Sistemazione dell’alveo del 1° tratto del fiume Biferno per sport fluviali La proposta progettuale prevede la sistemazione del primo tratto del fiume Biferno (dalla sorgente di Pietre Cadute e sino all’innesto del fosso che porta le acque della sorgente di Rio freddo), prossimo alle sorgenti ed all’abitato e caratterizzato da una portata pressoché costante durante tutto l’anno, per una utilizzazione a fini ludico- sportivi e la creazione di una passeggiata naturalistica parallela al fiume.
La sistemazione spondale sarà eseguita mediante una regolazione della vegetazione fluviale ed il sentiero che costeggerà il fiume sarà assolutamente in terra battuta e staccionate in legno. Gli approdi necessari per scendere in acqua con la canoe ed i kayak saranno con piccoli pontili del tipo galleggiante in modo da assecondare eventuali, seppur minime, variazioni di portata e saranno collocati uno all’inizio ed uno alla fine del tratto fluviale.

6) Sistema di monitoraggio dei corpi idrici degli ambiti e promozione ai fini della tutela da fenomeni di inquinamento ambientale La proposta progettuale è finalizzata alla conoscenza costante ed alla diffusione dello stato ambientale delle acque in prossimità delle sorgenti e lungo i tratti fluviali di interesse (Calderari e primo tratto del fiume Biferno), con il posizionamento di appositi sensori per il telerilevamento delle principali grandezze chimico-fisiche.

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