Nicola Occhionero
CAMPOMARINO _ La ”Guala Closures Group”, azienda con filiale nel nucleo industriale Valle Biferno, ha annunciato il taglio di 20 operai. La conferma arriva da Nicola Occhionero, esponente dei Comunisti italiani di Campomarino, ex assessore della Provincia di Campobasso che, con una lettera aperta, ha chiesto al sindaco di Campomarino Gianfranco Cammilleri di intervenire.

”Ormai da decenni – ha spiegato Occhionero – l’impresa specializzata in chiusure di bottiglie di alcolici, bibite e prodotti farmaceutici, presente nel nostro tessuto industriale ha annunciato, alle maestranze ed alle organizzazioni sindacali, la volonta’ di procedere all’estromissione dall’attivita’ produttiva, di circa venti lavoratori offrendo a questi ultimi la condizione discrezionale di optare per altri stabilimenti in Italia senza particolari e durature agevolazioni di sostegno economico. Tra i lavoratori interessati dalla direttiva aziendale vi sono alcuni nostri concittadini ai quali, la nostra sezione politica, offre solidarieta’ umana e per quanto possibile assistenza di tipo sindacale”.

Per il politico, l’amministrazione comunale non puo’ in nessun modo ignorare la questione ed a tal proposito il Pdci chiede una riunione ad hoc del Consiglio comunale, in seduta monotematica, e chiedere maggiori chiarimenti a Prefettura, Tribunale di Larino, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. ”E’ opportuno conoscere, se sussistono, condizioni economiche, finanziarie e produttive che giustificano simili scelte aziendali – ha detto ancora Occhionero – se e’ allo studio un piano industriale per il rilancio aziendale, con quali modalita’ sono stati indicati i lavoratori in esubero”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

1 commento

  1. IL SOLITO COMUNISTA DEMAGOGIGO
    Caro Nicola, lo so che a te piace fare il comunista fino in fondo, ma ormai l’Unione Sovietica non esiste più da oltre 20 anni e stiamo vivendo tutti i disogi della globalizzazione! Certo dispiace vedere, nello specifico, 20 dipendenti che resteranno a casa, ma purtroppo credo che se le logiche aziendali hanno portato a questa drastica decisione, alla base ci sono leggi di mercato che lo impongono e, non ha senso tenere gente assunta (con quello che costa poi di contributi e assicurazioni, oltre al salario!!)se questa è superflua alle esigenze di produzione! Un tuo compagno di partito ebbe da dire a proposito di licenziamenti: “ma dove mettiamo la dignità dei lavoratori!”. Giusto, ma io aggiungo: “ma con cosa li paghiamo queste persone se sono di troppo alla produzione”?