Giancarlo Totaro
TERMOLI – Si è tenuta a Campobasso la conferenza dei sindaci sulla riorganizzazione della sanità in molise ed in particolar modo la riorganizzazione degli ospedali e la ridistribuzione dei posti letto e reparti nei vari nosocomi oggi esistenti. Presenti a tale riunione solo pochi sindaci in rappresentanza dei comuni direttamente interessati dalla presenza di una struttura ospedaliera e pochi altri,TANTO DA NON RAGGIUNGERE IL “NUMERO LEGALE”.

Un flop che ancora una volta mette in evidenza l’inadeguatezza della politica ad affrontare i problemi reali dei cittadini e forse non solo per colpe personali dei singoli politici ma per un difetto di sistema che ormai appare insuperabile se non si ricostruisce un rapporto più diretto con i cittadini. La sanità va innanzitutto riformata dai politici con obbiettivi chiari ,collettivi ,condivisi dalla gente. Prima di decidere sulla ubicazione di un ospedale bisogna rispondere a domande fortemente politiche come scegliere tra pubblico o privato, quali sono le risorse finanziarie disponibili, quali sono i LEA (livelli essenziali di assistenza)che si vogliono e possono garantire a tutti i cittadini, quali sono le risorse che bisogna destinare alle eccellenze, come evitare i ricoveri impropri,quali sono le risorse che bisogna destinare al territorio come medicina di base, medicina specialistica ambulatoriale e prevenzione sanitaria.

Esempio si parla di ambulatori specialistici che dovrebbero sostituire i reparti soppressi ma allo stesso tempo da anni non si pubblicano ore per fare questo servizio. Manca ancora oggi un disegno organico della sanità molisana ,e non basta il tecnicistico, che raccolga le necessità sanitarie di tutte le popolazioni residenti in molise che hanno bisogni assistenziali molto diversi,i piccoli paesi spesso “isolati” ed hanno dei bisogni primari sicuramente diversi da quelli dei grandi centri.

Solo poi si possono armonizzare tutte queste esigenze assistenziali fino a portarle a compimento con la soddisfazione possibilmente di tutti o almeno della maggioranza dei cittadini. Tutto questo fa parte dei compiti della politica che ingenuamente e vigliaccamente sta delegando i tecnici e burocrati a risolvere problemi di fondamentale importanza scaricandosi la responsabilità di decidere sui diritti e doveri dei cittadini che sempre più non si vedono rappresentati e cosa ancor più grave sta mettendo in contrasto intere popolazioni alimentando un giustificato campanilismo figlio della paura di rimanere senza assistenza sanitaria.

dott. Giancarlo Totaro 

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