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TERMOLI _ Lavoratori/lavoratrici, è ormai diventata una consuetudine di un’organizzazione non trovare altro argomento se non criticare quello che FA la UILM su questo territorio. Il punto è proprio questo, NOI FACCIAMO, ma costoro più che definirsi “foresta che cresce” cosa fanno??? Non ci risulta granché… Pertanto non avendo materiale utile su cui democraticamente criticarli, non intendiamo battibeccare come le comare con costoro. I lavoratori sono interessati a cosa siamo in grado di FARE sul fronte occupazionale/salariale. La UILM non ha bisogno di farsi propaganda elettorale. Lo sanno anche le pietre che da molto tempo siamo impegnati (da soli) sul tema della difesa occupazionale del territorio. Da oltre un anno gridiamo in tutte le sedi, istituzionali e non, che la situazione di Termoli non è chiara. Prima dell’estate scorsa, avevamo annunciato la catastrofe della CIGO sull’area cambi, con le conseguenti perdite occupazionali e siamo stati accusati di terrorismo psicologico nei confronti delle maestranze. Abbiamo poi (da soli) contestato a più riprese il ricorso alla CIGO, ottenendo un incontro in Assoindustria a Campobasso, dove perlomeno siamo riusciti ad avere qualche dato in più.

Abbiamo a più riprese, contestato (da soli) la scelta aziendale di utilizzare solo manodopera proveniente da altri stabilimenti, senza rispettare l’accordo sul bacino degli interinali. Siamo andati persino (da soli) a protestare davanti la sede della Regione, ottenendo un tavolo istituzionale di discussione. Poi… guarda caso, c’è stata un’apertura e 35 interinali sono stati presi dal bacino. L’ultimo atto in ordine di tempo, è stato l’aver fatto il direttivo sindacale davanti ai cancelli FPT, per protestare contro il metodo seguito dall’azienda sul fronte degli interinali e sulla mancanze di chiarezza per le sorti dei tanti Contratti A Termine.

La politica dell’attendere inoperosi, un segnale magnanimo e positivo dall’azienda (la foresta che cresce), non ci appartiene. Noi pur riconoscendo il massimo rispetto alla controparte aziendale, non rinunciamo al nostro ruolo propositivo, ricercando nell’interesse dei lavoratori anche strade alternative, contestando aspramente quando vengono fatte scelte unilaterali indigeste.

Detto ciò, intendiamo andare avanti (anche da soli, visto che stranamente non si riesce a trovare coesione su questi temi) arrivando, se necessario, alla stessa forma di protesta instaurata a Melfi. A buon intenditore poche parole

                                                                                                                                                 La segreteria e la RSU UILM-UIL

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