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ISERNIA _ La vertenza Manuli è assai complessa e vede a rischio il destino di 85 lavoratori per i quali l’azienda ha chiesto la mobilità; per questo motivo mi corre l’obbligo di fare delle precisazioni per le notizie erroneamente riportate dai giornali di ieri. E’ stato riportato dai mezzi di informazione (come mia personale dichiarazione) che l’azienda avrebbe cambiato idea ed è disponibile ad annullare la procedura di mobilità avviando le procedure per la cassa integrazione ordinaria. La notizia è parzialmente vera e non è stata sicuramente diffusa da me in questi termini.

I FATTI
Giovedì 15 aprile c’è stato un incontro tra le parti per discutere della procedura di mobilità della Manuli presso la sede dell’Assessorato al Lavoro del Molise. A fronte della completa irremovibilità dell’azienda che vuole procedere con la mobilità per 85 addetti, abbiamo eccepito che era possibile il ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Questa procedura di ricorso alla CIGO, senza soluzione di continuità con la cassa integrazione straordinaria, non è molto usuale ed è praticabile per effetto dei pacchetti anticrisi varati dal governo qualche tempo fa. L’azienda, facendo una piccola apertura alla nostra proposta, ha chiesto una verifica presso il Ministero per avere la certezza che un’eventuale CIGO venisse accolta. Tale verifica è in corso, di concerto con i funzionari dell’Assessorato al Lavoro.

COSA CI ASPETTIAMO?
E’ assolutamente ovvio che ci aspettiamo, a verifica effettuata che noi riteniamo sicuramente positiva perché questo percorso è stato già praticato da altre aziende, che l’azienda acconsenta a rinunciare alla procedura di mobilità o a trasformarla in mobilità volontaria. E’ ancora assolutamente scontato che, se c’è la possibilità di usufruire della CIGO, faremo tutte le battaglie possibili perché si possa andare in questa direzione. Insieme a noi ci sono anche le istituzioni del Molise che, sicuramente, ci aiuteranno a dare ai lavoratori della Manuli un orizzonte più lungo di ammortizzatori sociali, nella speranza di una ripresa produttiva che ci consenta di salvare il maggior numero di lavoratori possibile.

Il segretario generale della Filctem CGIL Molise

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