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TERMOLI _ Con la terza replica de “Le Chemin de la Croix” – moderna Via Crucis di Henry Ghéon – Ugo Ciarfeo e la Scuola di Teatro A.Moissi di Campomarino hanno chiuso la programmazione invernale 2008/09. Ben sette sono stati gli spettacoli allestiti da Ciarfeo quest’anno, inseriti  in Termoli Winter e patrocinati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Termoli, con il fuori programma delle tre repliche di “Le chemin de la Croix”.

Nell’interno essenziale della Cattederale di Termoli, venerdì 3 aprile è stata allestita la prima rappresentazione; le altre due, come tutti gli spettacoli precedenti, hanno avuto luogo in Galleria Civica.

Gli allievi dell’anno scolastico 2008/09 hanno così potuto mostrare i progressi raggiunti esibendosi, per la prima volta in pubblico, in una recitazione ben costruita.

Un testo di così forte significato ha coinvolto il pubblico molto attento al dialogo serrato tra gli interpreti. Questi sono stati molto bravi a scambiarsi continuamente le parti, ora accusatori, ora accusati, prima vittime, poi carnefici. . Lo spazio , poi, è risultato essenziale, in quanto tutti dialoghi degli interpreti sono avvenuti in un movimento continuo, che ha accentuato la drammaticità dell’interpretazione ed ha unificato il concetto rappresentazione sacra in un unico  luogo. Al contrario delle rappresentazioni convenzionali, caratterizzate dal movimento e dal passaggio in luoghi diversi, con il pubblico che partecipa emotivamente alla Via Crucis proprio attraverso il passaggio da un luogo all’altro, cioè da una stazione all’altra, “Le chemin de la Croix” di Ciarfeo ha utilizzato un unico spazio, che è poi quello scenico dato al Teatro.

Le figure canoniche di riferimento, come lo stesso Ciarfeo avvertiva all’inizio della rappresentazione, non ci sono: una sacra rappresentazione , cioè, senza le figure di Gesù e Maria, ma, tuttavia, con la presenza viva di essi, come di altri soggetti della Passione.

E’ stato eliminato a priori ogni elemento estraneo al testo che potesse, in qualche modo, distogliere l’attenzione dal tema.

Gli attori erano vestiti tutto allo stesso modo e perciò tutti “uguali”.

Tutto è stato quindi ricondotto da Ciarfeo all’essenziale, al tema cruciale della Passione, dove l’interpretazione e lo scarno spazio scenico sono stati determinanti.

Così l’ intreccio continuo di dialoghi, il serrato chiedere e rispondere tra gli attori,ha condotto immediatamente il pubblico all’essenza stessa di una rappresentazione così struggente e carica di emozioni.

Un plauso agli attori che hanno creduto ad un testo che sembrava difficile e complesso. Ma un lungo applauso soprattutto ad Ugo Ciarfeo, esempio di attaccamento al Teatro e alla vita, tributato dal numeroso pubblico e dagli interpreti de “La Chemin de la Croix”: Tina Martino, Roberto Cupido, Luciano Musacchio, Annamaria Graziani, Silvia Caia, Annamria Petruccelli, Nicola Occhionero, Susanna Martino.

Bruno D’Apice
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