Luigi Balice
TERMOLI – Pochi giorni fa, in veste di appartenente ad una delle circa quaranta associazioni e comitati cittadini presenti, ho partecipato all’incontro che si è tenuto nella Sala Consiliare del Comune di Termoli, propedeutico alla costituzione di un Forum delle Associazioni. Lo scenario socio-economico in cui viviamo (stigmatizzato con realistica crudezza dal rapporto dello SVIMEZ del 28/10/2014), purtroppo non consente agli Enti Locali, come avveniva in passato, di destinare risorse finanziarie a beneficio del mondo dell’associazionismo. Siamo tutti consapevoli, istituzioni e cittadini, che questa triste realtà può essere affrontata solo in due modi. Il primo (passivo), porta all’autocommiserazione; il secondo (attivo), alla reazione propositiva e creativa. All’interno della Assise , gremita come è solo per gli appuntamenti importanti, si respirava una atmosfera pregna di positività. A turno ogni rappresentante ha presentato l’associazione di cui è parte, illustrandone le finalità. Mentre gli interventi si susseguivano, ascoltando tutte quelle persone abituate a fare prima che a parlare, piene di spirito di iniziativa, di volontà, di saperi, di abnegazione, di amore per il prossimo, in me si è fatta strada una idea “meravigliosa”.
La creazione di un organismo direttivo, che interfacciandosi con l’amministrazione cittadina,abbia la capacità di mettere in circolo queste energie positive, razionalizzando e massimizzando la l’efficacia dell’azione dei singoli soggetti. Qualcosa che somigli ad una cabina di regia dell’associazionismo e del costituendo Forum: una sorta di “Superassociazione”. Molto importanti sono le prerogative e le peculiarità di cui dovrebbe essere dotata questa “creatura” : poca burocrazia e molta operatività; che fungano da volano atto a valorizzare e moltiplicare le splendide risorse sociali che Termoli ha già in “pancia”. Si tratta solo di usarle al meglio e al massimo della loro potenza. Forse si riuscirebbe a sopperire (parzialmente) anche alla mancanza di risorse finanziarie. Qualche idea in merito l’avrei, ma questo fa parte di un capitolo successivo.

CDA (Coordinamento delle Associazioni, Consulta delle Associazioni) o CDC (Coordinamento dei Comitati), o qualunque sia l’acronimo ed il relativo nome, che potremmo dare a questa sorta di “Direttivo delle Associazioni”, quello che conta è la sostanza che racchiude. In un’epoca come l’attuale, in cui le povertà di natura economica coesistono con quelle di origine culturale, morale ed etica, originando una spirale perversa e difficilmente arginabile, penso che sia un dovere ineludibile (che riguarda tutti) utilizzare al meglio le ricchezze umane di cui la nostra società per fortuna dispone. Non farlo sarebbe un delitto sociale ed un lusso che come comunità non possiamo permetterci.

Chi scrive non ha la presunzione di avere ricette sicure e soluzioni certe; è mosso solo dalla determinazione di non far mancare il suo contributo di cittadino in momenti così difficili. Pertanto invito tutte le autorità politiche di Termoli, quelle religiose, i membri delle associazioni e dei comitati, e tutti i termolesi a valutare e giudicare questa proposta (integrandola e migliorandola) scaturita spontaneamente all’interno dell’aula magna del nostro Municipio, in un pomeriggio autunnale di fine Ottobre.

Luigi Balice

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