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TERMOLI _ Lo Zuccherificio del Molise sta vivendo momenti drammatici con lo spauracchio del fallimento e i lavoratori senza stipendio da mesi. Una situazione che non può lasciare indifferenti le persone di buon senso perché, oltre al danno immediato, le ripercussioni su tutto il settore bieticolo saccarifero del Mezzogiorno ed i problemi a livello occupazionale sono talmente seri da meritare il massimo dell’attenzione.

Per questo motivo il consigliere Monaco ha presentato un’interrogazione al Presidente Iorio sperando di avere risposte certe ed in tempi brevi, considerando che la Regione Molise è socio di maggioranza dello stabilimento e, quindi, non può non conoscere cosa avvenga sia a livello amministrativo, sia produttivo e soprattutto cosa si ha intenzione di fare per evitare il fallimento di una attività per il cui salvataggio sono stati finanziati e spesi milioni di euro di fondi pubblici. Considerando che il socio privato (scelto dalla Regione stessa) è oggi sotto inchiesta c’è da augurarsi che il socio pubblico abbia già da tempo messo in atto tutti gli strumenti di controllo possibili, come è giusto che sia, visto che i soldi investiti sono dei contribuenti. Cosa intende fare la Regione per fronteggiare la situazione? L’auspicio è che non si lasci irretire dalla tentazione di mandare tutto in fallimento e far rilevare l’impianto a pochi spiccioli.

La notizia delle nuove assunzioni di parenti ed amici lascerebbe pensare che tutto potrebbe risolversi. Ma con quale logica si procede a nuove assunzioni se gli attuali dipendenti sono indietro con gli emolumenti? I bieticoltori sono molto preoccupati perché loro sì che avevano scommesso sulla possibilità di continuare a lavorare per lo Zuccherificio del Molise e si sono rivolti persino al Presidente del Consiglio dei Ministri. Anche la Regione sembrava molto convinta quando scelse di non accettare la proposta di riconversione prospettata dall’Unione Europea, dia oggi certezza circa la volontà di salvaguardare il settore e gli oltre 400 dipendenti dello stabilimento termolese. Gruppo consiliare regionale S.E.L.

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6 Commenti

  1. Capisco che chi fa politica deve intervenire più che possibile per dimostrare al proprio elettorale il continuo impegno ma in questa occasione con questa mozione il buon Filippo cosa chiede? invita forse la Regione a tirare fuori altri milioni? non sono bastate le risorse sprecate per tenere in piedi un carrozzone utile solo per attingere voti e per dare incarichi dirigenziali a politici trombati?
    Quando si vuole mettere la parola fine a questo spreco dissennato di risorse pubbliche?
    Quando si capirà che non è giusto salvare periodicamente lo Zuccherificio con i soldi dei contribuenti?
    Il problema dei dipendenti dello Zuccherificio va risolto ma non con risorse a fondo perduto per una struttura antieconomica, fuori dal mercato, in continua e periodica agonia e destinata inesorabilmente a fallire.

  2. ben detto!
    Condivido al 100% quanto dice Mastro Gino. Non può la regione scialacquare i soldi pubblici per avventure imprenditoriali ormai senza rimedio. Bisogna che qualcuno intervenga se anche l’opposizione dà una mano a spalare soldi a vanvera. Ma chi può essere? La Corte dei Conti, forse; o dobbiamo fare un appello a Monti e dirgli che nel Molise si agisce in spregio ad ogni rigore economico e si buttano i soldi dei contribuenti. O forse a Di Pietro, padre, perchè il figlio ancora non accende i motori: caro Antonio almeno tu che parli e forse straparli su tutto, puoi dire una parola su questo scempio di soldi che ancora ci stanno cucinando i nostri amati amministratori allegri molisani.

  3. le scemenze di di rocco
    vorrei sapere se anche Filippo Monaco crede alle scemenze Di Rocco. Egli afferma che nel Molise ci sono le condizioni per reintrodurre la coltivazione delle bietole. Come quarant’anni fa.
    Una stupidaggine più grossa di questa non si è mai sentita.
    Non c’è uno, dico un solo agricoltore disposto a seminare le bietole in Molise. Non c’è rimasto un solo cantiere per la escavazione delle bietole. I terreni più fertili vocati per le bietole erano quelli di pantano basso ora diventata area industriale.
    Quelli della piana di larino furono colpiti dalla rizomania e non sono più utilizzabili. Le pianure di campomarino non sono vocate alla bietola perchè troppo siccitose nonostante le irrigazioni la resa per ettaro è bassissima.
    Dove si dovrebbero seminare le bietole nelle terre del sacramento?
    Di Rocco fai pena, vai in pensione che è meglio, e tu Monaco non dare retta a questi bancarottieri.

  4. ?
    è di oggi la notizia che il consiglio di amministrazione dello zuccherificio ha deliberato un aumento di capitale di 15 milioni di euro. Ma come funziona, il consiglio delibera e la regione, cioè noi, paghiamo?
    Bella faccia tosta ha questo consiglio. I consiglieri tirino fuori i soldi di tasca loro, e la smettano di fare gli imprenditori con i soldi dei contribuenti. E’ uno scandalo. Una vergogna. Bisogna affilare le roncole, allora la lezione dei camionisti non l’avete capita! Volete lo scontro? Lo avrete!