Vi starete certamente chiedendo a quale categoria di fondi strutturali europei appartengono i PIZZI e MERLETTI ? Ebbene, sono gli unici fondi disponibili in Regione, ma sono già stati tutti impegnati per l’acquisto di nastri, coccarde, forbici e appunto merletti, rigidamente tricolori, per dare inizio alla campagna elettorale di autunno. Provare per credere. Non c’è più una merceria, un negozio di tessuti o altro esercizio affine che conservi , anche tra le scorte di magazzino, un solo residuo metro di nastro tricolore. La frase ricorrente tra gli esercenti interpellati è la seguente : “ ci spiace, gli ultimi cento metri li ha acquistati la Regione”. “ Spiacenti è passato l’assessore al Bilancio ed ha acquistato l’ultima matassa e le residue coccarde”. “Per i duecento metri prenotati dalla Presidenza del Consiglio abbiamo fatto salti mortali, ma le ditte ad agosto chiudono e la produzione è ferma”.
Del resto che la situazione sia difficile,anche sotto questo profilo,lo si comprende facilmente, perchè non passa giorno che le TV locali non danno notizia di inaugurazioni delle cose più disparate da parte delle nostre Autorità istituzionali che, applicando la tecnica del mordi e fuggi, piombano in “filiera” sul posto prescelto, scendono dalle auto blu (come i loro eleganti abiti), tirano fuori dalle tasche delle giacche nastrini, coccarde e forbici tricolori (che portano sempre addosso) e inscenano cerimonie per opere infrastrutturali “altamente qualificanti” per il territorio. Pensate hanno iniziato con l’inaugurazione di rotatorie stradali (non collaudate) ,tratti di marciapiede di periferia, bandiere blu, passeggiate e percorsi marini,montani e lacustri. Qualche giorno addietro, in prossimità del bivio di Morrone del Sannio, un gruppuscolo di Autorità in inaugurava un cippo .Mi fermai incuriosito e mi accorsi subito che non si trattava di un cippo commemorativo dell’anno XI dell’era Iorio, ma solo di un normale paracarro stradale sul quale campeggiava la scritta “ Km 47+ 400 SP 657 Bifernina”.
Battute a parte, leggendo le enfatiche dichiarazioni di ricchezza del mago Gianfrankel mi sono chiesto: ma allora la verità non è quella delle quotidiane lamentazioni del sindaco di Campobasso (Big Gino per gli amici) che si è visto costretto a far votare dalla sua maggioranza un bilancio di previsione di povertà, di lacrime e sangue perchè – come lui stesso ha dichiarato – non c’è un centesimo in cassa, nè la Regione ha fondi da distrarre al Comune! Ed a proposito del povero big Gino, dobbiamo coscienziosamente riconoscergli che anzichè spendersi in inaugurazioni di opere inesistenti,si sta invece dedicando ad una nuova disciplina sportiva , in corso di accreditamento presso il CONI nazionale, che è quella delle DIMISSIONI ….MINACCIATE. Se provate a frugare nelle tasche delle sue giacche non troverete nastrini e coccarde tricolori come per le altre Autorità regionali, ma solo bigliettini scritti e sottoscritti di suo pugno con l’intestazione “ DIMISSIONI – MINACCIATE – DA SINDACO DI CAMPOBASSO” Tutte ovviamente rigorosamente prive di data. Che dire: povero Molise, poveri noi.