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TERMOLI _ Il sottoscritto consigliere regionale Francesco Totaro, APPRESO da notizie diffuse da organi di stampa nazionale e locale del licenziamento di un dipendente dello stabilimento FPT Fiat di Termoli; LETTA l’intervista resa all’agenzia di stampa Ansa dal dipendente Musacchio Giovanni relativamente alle ragioni alla base del licenziamento; VISTE le modalità con le quali sarebbe stato comunicato il licenziamento del dipendente; CONSIDERATO che il suddetto dipendente risulta iscritto presso il sindacato di base SLAI – COBAS; PRESO ATTO che il licenziamento del suddetto dipendente costituisce il quinto licenziamento di un rappresentante sindacale unitario, in questo caso per di più appartenente al coordinamento provinciale, comunicato da Fiat nell’ultima settimana;
CONSIDERATO che i licenziamenti ultimi sono stati decisi nei confronti di dipendenti iscritti e militanti in organizzazioni sindacali di base, notoriamente contrarie al nuovo piano di investimenti Fiat nello stabilimento di Pomigliano D’Arco;
VISTO che quest’ultimo licenziamento avviene presso uno stabilimento diverso da quello oggetto della protesta, legato alla vicenda del dipendente dalla sua partecipazione alla manifestazione organizzata dai sindacati di base a Pomigliano il 22 giugno u.s.;
CONSIDERATO che il licenziamento, che si assomma agli altri quattro citati, si configura come un gesto intimidatorio da parte del vertice Fiat verso quei dipendenti che hanno inteso protestare nell’esercizio dei diritti e nelle forme previste dalla Costituzione e dalle leggi vigenti in materia di sciopero;
APPRESO che il permesso parentale che sarebbe stato violato dal dipendente secondo l’azienda in realtà non sarebbe stato usato in modo illegittimo dal suddetto dipendente; VISTO il clima chiaramente intimidatorio creatosi intorno alla vicenda dell’accordo sullo stabilimento di Pomigliano D’Arco, e il grave tentativo di limitare l’azione sindacale ove questa fosse in disaccordo con i vertici aziendali;
VISTO che sul territorio regionale insiste uno stabilimento Fiat che in futuro potrebbe essere oggetto di nuovi progetti di razionalizzazione/innovazione/implementazione da parte del vertice societario; RITENUTO che questo governo regionale non debba lasciar passare un messaggio che possa minimamente far ritenere che ogni eventuale ipotesi di nuovo accordo possa in futuro essere regolato da qualsivoglia condotta che si possa configurare come prevaricatoria nei confronti dei diritti universali dei lavoratori;
OSSERVATO che nella Carta statutaria della Regione si fa riferimento al valore del rispetto dei diritti in ogni espressione umana; CHIEDE Al Presidente della Giunta regionale di chiedere immediate ed urgenti spiegazioni ai vertici aziendali dello stabilimento FPT di Termoli sulle ragioni del licenziamento: Di esigere con vigore l’assoluto rispetto delle più alte conquiste sindacali e dei diritti dei lavoratori; Di chiedere l’immediato reintegro del suddetto dipendente Musacchio Giovanni sul posto di lavoro; L’interpellante chiede per l’oggetto e le motivazioni sopra esposte risposta urgente in forma scritta e orale.

Il Consigliere Francesco Totaro

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2 Commenti

  1. Avevo ragione nel pensare che la campagna elettorale è iniziata.Prima di parlare perchè non vi documentate? Basta leggere l’intervista resa all’agenzia ANSA dall’interessato per giudicare? La faccenda ha risvolti giuridici di competenza del Tribunale del lavoro che sicuramente darà ragione a chi lo merita. Quando, pochi anni fa, all’Ospedale di Termoli è stato assunto del personale senza concorso, nessun politico regionale è intervenuto con determinazione non per paura di pestare i piedi agli amici degli amici ma solo perchè non era periodo di elezioni…

  2. Concordo con Pasqualino.
    Fare il consigliere regionale pagato con tanti, tanti soldi dei contribuenti non significa presentare interpellanze urgenti in Regione solo dopo aver letto l’intervista resa all’agenzia di stampa Ansa dall’interessato relativamente alle ragioni del suo licenziamento ….Prima di prendere iniziative documentatevi. Non basta sentire una sola campana vale a dire quella dell’interessato. Personalmente mi auguro che il Musacchio sia riassunto ma senza vedere le carte,senza capire di contratto nazionale di categoria,senza conoscere le leggi che regolano certe situazioni preferisco tacere ed aspettare le decisioni del Tribunale del lavoro….
    E’ vero che a volte il silenzio è d’oro ma se la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali è aperta allora meglio partecipare, sfruttare il momento per ottenere visibilità e non perdere punti rispetto a tanti colleghi che sono già intervenuti sull’argomento in cerca di pubblicità a costo zero…