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Aldo Patricello
Aldo Patricello
VENAFRO _ L’europarlamentare Aldo Patriciello questa mattina presso l’Hotel San Giorgio di Campobasso ha tenuta una conferenza stampa convocata sul tema “Il reale stato di salute dell’economia molisana”, organizzata per presentare i dati elaborati da diverse istituti di ricerca e descritti nei più recenti rapporti. A margine della conferenza stampa l’On. Aldo Patriciello ha annunciato per settembre un evento rivolto alle organizzazioni sindacali di categoria, agli operatori economici, alle amministrazioni e ai cittadini al fine di sviluppare un confronto, con l’apporto di esperti in materia, sulle misure da adottare per arginare la grave situazione in cui versa il territorio molisano e il suo tessuto economico-sociale.

Alla luce della presentazione sono emersi dati allarmanti espressi nelle analisi elaborate dalla Cgia di Mestre, dal ministero per i Rapporti con le Regioni, dalla Banca d’Italia, dallo Svimez, dal Cnel. Nel suo discorso l’europarlamentare Patriciello ha evidenziato la eccessiva ingerenza della Regione nell’economia locale, spiegando: “Se analizziamo la situazione reale del Molise – ha detto – si può agevolmente ritenere che la spesa pubblica e il denaro pubblico siano largamente preponderanti nella definizione del Prodotto interno lordo. Il governo regionale in questi anni ha accentuato la presenza del pubblico nell’economia locale in modo anomalo. Gli episodi più rilevanti di eccessiva intrusione sono noti a tutti: Zuccherificio del Molise, Solagrital, Molise Dati, Fin Molise.

Forse in futuro la Regione sbarcherà nel tessile, attraverso una partecipazione importante in Ittierre. La Regione Molise, in pratica, è diventata proprietaria esclusiva o quasi di queste strutture. Ciò fa sì che i lavoratori di tali aziende siano di fatto dipendenti pubblici. Con una differenza però: agli enti pubblici si accede normalmente con concorso, in queste aziende no. Il rischio che tutto ciò, oltre a drogare l’economia, alimenti il sistema clientelare è reale”. Nella prospettiva del federalismo fiscale, l’analisi dell’eurodeputato è assai critica, partendo dalla seguente constatazione: “Per ogni 100 euro di spesa pubblica corrente – ha affermato – il Molise con proprio gettito fiscale riesce a finanziarne solo 33. Il che vuole dire che il 66% dei trasferimenti di parte corrente che arrivano al Molise sono un regalo di altre regioni”.

Rinviando, quindi, a settembre, con il pieno coinvolgimento delle associazioni e dei rappresentanti dei soggetti attivi sul territorio, lo studio di prospettive di uscita dalla crisi, l’On. Patriciello ha infine richiamato la Regione: “Il governo regionale – ha precisato – continua con una politica redistributiva, lì dove occorrerebbe una politica competitiva, fondata sulle migliaia di Pmi che costituiscono la vera ossatura dell’economia molisana. Le imprese, nonostante tutto, stanno sopravvivendo. Devono ingrandirsi perché così assumeranno di più, devono essere agevolate nell’accesso al credito.

Chi non ha garanzie da fornire va aiutato: dovrà essere l’ente pubblico a offrire sufficienti garanzie agli istituti di credito con i quali, tuttavia, bisogna negoziare e dialogare condizioni migliori per gli operatori molisani. Fiscalità di vantaggio, agevolazioni agli investimenti e alle specializzazioni produttive. Tutto questo è esattamente il contrario di assistenzialismo e dispersione delle risorse. Il clientelismo va abbandonato: se aumenta la competitività, la capacità delle imprese di imporsi sul mercato, c’è posto solo per persone capaci e preparate che non saranno più costrette ad andar via. Riflettiamo insieme su come salvare il nostro Molise. Pensiamo e passiamo all’azione, insieme”.

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