CAMPOBASSO _ Con la presente nota chiedo di essere informato sulle ragioni che precludono la riorganizzazione dei profili, dei mansionari e delle responsabilità della dirigenza della Regione Molise, che stranamente agisce in un contesto di permanente provvisorietà ed indeterminatezza. Nonostante sia trascorso metà 2011, ad oggi non sono ancora stati assegnati gli obiettivi di risultato ai singoli dirigenti che vantano, tra l’altro, la liquidazione della parte di spettanze legata ai risultati dell’annualità 2010. La riorganizzazione degli uffici, l’aggregazione dei servizi e l’individuazione di singole figure dirigenziali che hanno la responsabilità contrattuale di gestire l’attività e garantire l’efficienza della pubblica amministrazione è la precondizione di base di ogni struttura che si rispetti.

Tenere il personale in condizioni di provvisorietà permanente accentua le disfunzioni ed i disservizi con penalizzazioni per i cittadini e per gli stessi dipendenti regionali. Le numerose consulenze con professionisti esterni sostituiscono di fatto la dirigenza interna con un doppio costo per la collettività, a fronte di nessuna spiegazione circa l’opportunità di attivare contratti con ex-dirigenti ( o dipendenti ) collocati in pensione. Chiedo l’elenco nominativo dei dipendenti e dei dirigenti regionali andati in pensione che continuano a prestare attività con altre tipologie contrattuali. In aggiunta sollecito chiarimenti circa la quantità dei co.co.co. e dei co.co.pro, in servizio, l’elenco nominativo del personale che ha usufruito del prepensionamento o dell’incentivo alla rottamazione, con la puntualizzazione circa il rispetto delle vigenti norme nazionali sul contenimento della spesa pubblica, sulla pubblicazione dei rapporti di lavoro sul portale telematico, e sui criteri di reclutamento dei consulenti e collaboratori.

Michele Petraroia

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