NAPOLI _ Roberto Saviano ha chiuso a sorpresa la manifestazione di Napoli promossa dalla Rete di LIBERA contro le Mafie di Don Luigi CIOTTI. Insieme a lui hanno parlato dal palco alcuni familiari di vittime della Camorra chiudendo la tre giorni di iniziative per la legalità avviata il 19 marzo a CASAL di PRINCIPE per ricordare Don Peppino DIANA. Decine di migliaia di persone, in gran parte giovani del Sud con un forte coinvolgimento di ragazzi delle scuole e di tanti Scout, si sono mobilitati per il quattordicesimo anno contro la Piovra che tiene sotto scacco intere regioni meridionali  con ramificazioni diffuse sul tutto il territorio nazionale e in vari paesi stranieri.

Come sostiene Don Ciotti la mafia non è solo il volto violento di un’organizzazione criminale che spara e occupa intere città gestendo gli appalti pubblici, la sanità e lo smaltimento dei rifiuti. La mafia bianca nei luoghi apparentemente tranquilli assume le sembianze di società anonime che riciclano denari in attività lecite  ( edilizia, centri commerciali, imprese, attività turistiche, sanità ), non disdegna gli apparati dello Stato, controlla parte dell’informazione, è parte viva delle Istituzioni, si infiltra nella Politica e nell’Amministrazione Pubblica.

Tutto appare normale e ordinario salvo accorgersi, dopo anni, dell’esistenza di una rete di connivenze, di veri e propri comitati d’affari, che controllano scientificamente un territorio, gestiscono consenso politico, lavori pubblici, assunzioni clientelari e finanziamenti alle imprese. Non esiste un confine né un argine o una muraglia che possa fermare Camorra, Ndrangheta e Mafia. Ma c’è un nesso tra la responsabilità di ogni persona, il suo impegno in difesa della democrazia e della libertà, e la possibilità di non consegnare le nostre città alle organizzazioni criminali !!

                                                                                                                                                              Michele Petraroia

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