CAMPOBASSO _ Gli effetti nefasti di un piano trasporti che aveva come unico obiettivo un taglio indiscriminato di decine di corse cominciano a sbucare da tutte le parti. Non tutte le corse, caro assessore Velardi, possono essere liquidate come rami secchi o esagerazioni di un sistema che non si giustifica più. Come la mettiamo con i suoi compaesani di Campomarino che ogni notte o mattina di buon’ora prendevano l’autobus che li conduceva alla Sevel, in Val di Sangro, sul posto di lavoro ?
Il taglio delle corse già da questi giorni sta provocando pesanti disagi, costringendo questi lavoratori a recarsi con la propria auto fino a Termoli (chi l’auto ce l’ha o se la può permettere), e solo da lì usufruire dell’autobus che li trasferisce in Abruzzo. Ritengo che molte delle decisioni contenute nel nuovo Piano regionale dei trasporti debbano essere riviste.
D’altronde, la stessa spaccatura della maggioranza in Consiglio regionale su questo provvedimento la dice lunga su un dialogo che doveva essere ancora più capillare, e non guardare solo alle richieste dei Sindaci, ma anche ai reali bisogni di mobilità sul territorio degli utenti. Studenti, lavoratori, pendolari e categorie deboli devono sentirsi garantiti in un bisogno fondamentale che il settore pubblico è obbligato a tutelare. Lasciarsi ispirare da ogni altro diverso criterio che non sia la tutela delle esigenze degli utenti ma piuttosto quella di interessi particolari costituisce l’ennesimo atto di miopia politica tra i pochi varati da questo esecutivo.
Francesco Totaro Vice segretario Pd Molise
