LARINO _ Non vedeva di buon occhio l’atteggiamento dell’ex fidanzato dalla figlia che, nonostante la fine della storia d’amore continuava ad infastidirla. Accortosi, tra l’altro del nervosismo della primogenita, piuttosto preoccupata della vicenda, ha pensato bene di dare una lezione a quel venticinquenne con troppi “grilli per la testa”. E così, senza pensarci due volte, lo ha atteso nei pressi della sua abitazione senza farsi accorgere della sua presenza, ben occultata, e lo ha atteso al varco. Al momento del passaggio del giovane, è scattata l’aggressione. Il cinquantenne, residente in un centro vicino Termoli, si è procurato un bastone ed alla vista del ragazzo lo ha tirato fuori, è uscito allo scoperto, lo ha fronteggiato “vis a vis” colpendolo all’improvviso. Sempre con la mazza di legno in pugno lo ha ferito in varie parti del corpo. Il bastone è calato sul capo del “focoso” innammorato più di una volta. Conclusa la “lezione”, il padre si è allontanato rapidamente ma prima gli ha intimato di non farsi più vedere sotto casa o vicino alla figlia. Una storia accaduta qualche tempo addietro finita prima sul tavolo dei sostituti procuratori di Larino e, ieri mattina, davanti al gup Aceto del Tribunale di Larino per l’udienza preliminare a seguito della richiesta di rinvio a giudizio chiesto dagli inquirenti. Il giudice ha rinviato al processo l’uomo difenso dal penalista Antonio De Michele. L’aggredito, giudicato guaribile dai medici ospedalieri in 30 giorni di prognosi, assistito dall’avvocato Domenico Bruno, si è costituito parte civile.

Il processo è previsto entro breve tempo.

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