CAMPOMARINO _ Nessun sorvegliante a guardia delle imbarcazioni ormeggiate nel porticciolo, nessuna opera realizzata, barche in numero sempre più ridotto, diportisti al “lumicino”, una sola persona in servizio con pochi compiti burocratici-amministrativi da adempiere. Questa la desolante situazione riscontrata ieri mattina dalla Polizia municipale di Campomarino durante una ispezione a sorpresa del Porto turistico del Lido.
All’indomani dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Larino sull’opera e sulla società mista Skanderberg costituita per la gestione della struttura che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati dell’ex sindaco Anita Di Giuseppe con l’allora Giunta comunale al completo e dell’attuale primo cittadino tra le 31 persone coinvolte, i Vigili sono tornati nello scalo per virificare lo “stato dell’arte” della struttura rimasta incompleta nonostante i cospicui finanziamenti utilizzati per la sua realizzazione.
Gli agenti hanno effettuato una serie di controlli in ogni angolo del porticciolo e verificato l’assenza del custode, lo stato di abbandono in cui versa ormai da alcuni anni la struttura e la presenza all’interno di una sola persona, una segretaria chiamata a restare in zona per sbrigare il minimo delle faccende burocratiche. A conclusione del sopralluogo i Vigili sono tornati nel comando ed hanno stilato un dettagliato rapporto inviato all’Amministrazione comunale ed anche agli inquirenti.
Sulla struttura, trasformatasi in una «cattedrale del deserto» è arrivato il momento di prendere una decisione definitiva da parte dell’Amministrazione comunale impegnata già da diversi mesi nella non facile operazione della liquidazione della società mista voluta dall’ex sindaco Di Giuseppe e trasformatasi successivamente in un “boomerang” per la sua amministrazione comunale con la guerra a colpi di ricorsi avviata dai vertici della Skanderberg. Nel contempo la Regione Molise ha revocato la concessione demaniale alla società mista per cui la situazione è ormai “alla frutta”.
Il rapporto della Polizia municipale inviato ieri è stato estremamente dettagliato in tal senso ed ora sarà il Comune di Campomarino a dover lavorare per cambiare con il 2011 le sorti di un’opera partita male, con il piede sbagliato sin dall’inizio. Ci riuscirà a districare l’intricata “matassa” di intrighi, veleni, ricorsi e problemi amministrativi l’Amministrazione Cammilleri? Il “verdetto”, nei prossimi mesi.