La seduta di Consiglio
TERMOLI _ Presidenza Consorzio industriale Valle Biferno: è guerra senza esclusioni di colpi. Il primo “colpo” è stato sparato ieri sera dal Sindaco di Termoli Antonio Di Brino che, ad inizio seduta del Consiglio generale, convocato dal neo Presidente Luigi Mascio, attualmente riconosciuto solo dai 4 sindaci del Basso Molise e da nessun altro, ha dichiarato di non partecipare più alle sedute del Valle Biferno. Dopo aver controllato i verbali sulle votazioni della scorsa assemblea con la conferma delle 9 astensioni, ha dichiarato la non legittimità della seduta. Linea confermata anche dal responso dei Revisori dei conti interpellati la scorsa settimana dall’Amministrazione comunale.

Gli stessi hanno confermato: “Per l’elezione del Presidente ci vuole la maggioranza dei voti espressi”. A questo punto Mascio non ha voluto interrompere la seduta ma anzi ha proseguito dritto con l’integrazione del Comitato direttivo del Cosib.

Davanti a tale presa di posizione, Di Brino ha preferito interrompere ogni altro tipo di dialogo. Ha annunciato ricorso al Tar per poi alzarsi ed abbandonare la seduta. Poco dopo si sono defilati anche il Sindaco di San Giacomo degli Schiavoni Antonio Galasso ed Enrico Russo, rappresentante della Confcommercio in seno al Consorzio.

Dunque, il “dado è tratto”. ”Il Comune di Termoli non partecipera’ piu’ alle sedute del Consiglio generale del Consorzio industriale _ ha detto il Sindaco a caldo _ . Davanti alla presa di posizione di Mascio che ha voluto proseguire comunque la seduta di oggi nonostante le nostre rimostranze e il mancato chiarimento sulla legittimita’ della sua nomina, mi sono visto costretto ad abbandonare il Consiglio. Il dialogo si interrompe qui’. Ora basta. Domani daro’ mandato ai legali di predisporre il ricorso che sara’ presentato entro pochi giorni”.

L’assemblea generale ha proceduto, comunque, ad integrare il Comitato direttivo con la votazione di Fernanda De Guglielmo, rappresentante dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo in seno al Consorzio. In linea con la condotta del sindaco di Termoli anche il presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D’Ascanio, che ha diffidato piu’ volte il Consiglio dall’elezione del presidente.

Si apre ora, una fase delicata per il Consorzio e per il Comune di Termoli che, di fatto, è uscito fuori dall’ente. Una situazione paradossale quella venutasi a creare vista l’allocazione geografica del polo industriale che occupa per il 90 per cento il territorio termolese, situazione che non sembra interessare ai sindaci del Basso Molise, evidentemente molto più interessati a mantenere ben salde le proprie posizioni nel Consorzio.

Secondo il Centro sinistra di Termoli che, con una conferenza stampa, ha chiesto l’uscita di Termoli dal Cosib e la costituzione di un altro Consorzio industriale con la rappresentanza degli imprenditori, la regìa dell’attuale situazione nel Consorzio è dell’Assessore regionale Vitagliano a cui risponderebbero sia i sindaci di centro destra che quelli di centro sinistra.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

2 Commenti

  1. Il Comune di Termoli è uscito fuori dall’Ente COSIB? Ma la signora De Guglielmo non è entrata a far parte del Comitato Direttivo? E’ pur vero che è stata “designata” dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo in seno al Consorzio ma la signora De Guglielmo è, soprattutto, consigliere comunale di Termoli nonchè capogruppo del PdL, partito al quale, tra l’altro, è iscritto il sindaco.E allora,che c’è sotto????

  2. …….
    Ma il sindaco cosa pensa del comportamento della De Guglielmo??? ……e noi cittadini come dobbiamo interpretare il suo comportamento ….. ? Quello che danno a vedere è una grande discordanza tra persone legate allo stesso partito!