TERMOLI _ Domenica sera 20 febbraio ha avuto luogo, in Galleria Civica, l’ultima replica della commedia brillante “DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE”, di Aldo De Benedetti, con la regia di Ugo Ciarfeo e recitato dalla Compagnia LALTROTHEATRO di Termoli . Innanzitutto un notevole successo di pubblico, sala piena. Poi uno spettacolo realizzato con garbo e con professionalità, nel quale i quattro attori si sono alternati in una briosa interpretazone fatta di serrati dialoghi, colpi di scena, equivoci, allusioni. Il divertimento è scaturito dall’equivoco iniziale causato dallo scambio di destinazione delle famose rose scarlatte destinate ad un’improbabile amante di Alberto e finite nelle mani della moglie Marina, sotto la firma di un misterioso corteggiatore. Un equivoco nel quale si sono infilati un po’ tutti e che è diventato l’elemento base della rappresentazione.

Il quinto personaggio della scena è stato proprio “La dozzina di rose scarlatte”, che portate da Tommaso o messe lì in un angolo, oppure prese e riprese da Rosina, la cameriera, o da Marina per la sua stanza da letto, ha rappresentato il pretesto comico per raccontare di un rapporto matrimoniale alquanto borghese, un po’ in crisi. Franca Sciarretta, nel ruolo di Marina, ha fatto sfoggio di una esuberante presenza scenica dovuta sì ai molti e belli abiti indossati, ma anche ad una notevole verve interpretativa, frutto di un accorato lavoro di preparazione di un personaggio mutevole, che è annoiato, allegro, deluso, fantasioso, infine pentito. Alberto, il marito, è un personaggio reso con grande sicurezza da Nicolino Di Michele, anch’egli spiazzato dalle rose scarlatte e in definitiva vittima della sua vanità di maschio conquistatore: una resa efficace, con un linguaggio chiaro e preciso.

Tommaso, l’amico di famiglia, è rappresentato con grande bravura da Giovanni Mellone, che si è calato nel ruolo con padronanza di mezzi e fornendo un’interpretazione creativa e appassionata. Egli alla fine diventa la vera vittima di tutto il meccanismo, proprio lui che ha ordinato decine di rose scarlatte. Salva l’amico offrendosi come l’autore dei messaggi, con la speranza però nascosta di conquistare Marina. Uno spettacolo quindi di grande attrazione e divertente.

Domenica abbiamo sorriso, ma ne “La Nemica “, il precedente spettacolo, ci siamo commossi. Eravamo in tanti, come sempre, indipendentemente dal testo e dal tema della storia raccontata. Il pubblico, come in tutti gli spettacoli diretti da Ciarfeo, ne viene attratto, seguendo passo passo l’evolversi della trama. Ciò vuol dire anche che apprezza l’impegno e la passione che tutti gli attori mettono nel raccontare il loro teatro. E’ importante per gli attori aver trasmesso al pubblico questa passione, avvicinandosi il più possibile al personaggio pensato dall’autore, in un laborioso processo di identificazione . Tutto ciò si può ottenere soltanto con una grande preparazione e con una guida sicura, quale è quella di Ugo Ciarfeo , vera anima della Compagnia LALTROTHEATRO.

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