Pietro D'AndreaTERMOLI – Piano spiagge: dopo la “tempesta” di accuse e polemiche dei balneatori all’indirizzo dell’Amministrazione comunale, arriva il ricorso. L’iniziativa legale, predisposta dal titolare di uno stabilimento balneare, Pietro D’Andrea, rappresentante della Fiba-Confesercenti in rappresentanza della categoria cittadina, è stata ultimata e sarà presentata entro qualche giorno alla Regione Molise, all’attenzione del settore Demanio pubblico. La scadenza dell’opposizione è prevista per il 14 maggio prossimo per cui gli operatori si stanno affrettando per completare le ultime verifiche prima di depositare l’impugnativa.

Il ricorso, di diverse pagine, riassume le osservazioni dei balneatori al documento programmatico degli arenili che saranno depositate dopo il passaggio del Piano in Consiglio comunale. D’Andrea, con l’azione legale che aveva annunciato nella riunione con il Sindaco di qualche settimana fa, contesta la scelta di prevedere le spiagge libere fuori Termoli, nella zona nord dell’arenile, troppo lontana dal centro e difficile da raggiungere preferendo, invece, l’attuale allocazione: lungo viale Cristoforo Colombo tra un lido ed un altro, la cui fruizione è estremamente agevole vista la possibilità di raggiungerle anche a piedi. Lo stesso D’Adrea contesta anche la possibilità per il Comune di gestire direttamente o attraverso terzi gli spazi liberi per attrezzarli con giochi e bar.

In questo momento di grandi difficoltà economiche – ha concluso D’Andrea – il Piano spiagge prevede altri stabilimenti. Noi non siamo contrari a questo ma sicuramente è necessario creare le condizioni giuste per la sopravvivenza dei lidi già esistenti prima di pensare a dare nuove concessioni ad altri operatori altrimenti il rischio è la chiusura per tutti dopo anni di sacrifici e grossi investimenti”.

Sulla questione Tarsu, i gestori degli stabilimenti dopo vari incontri in Municipio apprezzano la disponibilità mostrata dall’Amministrazione ma restano fermi sulle proprie richieste: riformulare le cartelle già inviate e predisporre somme corrispondenti ai mesi di effettivo lavoro dei lidi. La categoria, non da ultimo, chiede a gran voce la convocazione della Consulta per il turismo. “Sarebbe utile riunire gli operatori e discutere non solo di problemi ma soprattutto di progetti – ha concluso D’Andrea – visto che siamo ad inizio della stagione balneare”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa