Secondo i dati emersi oggi nella riunione convocata da Montano, il 26,3% degli utenti curati al Pronto soccorso nel 2010 non era grave ed avrebbe potuto rivolgersi a Guardia medica o Medico curante. Al via inchiesta interna sul personale a contratto

TERMOLI _ Carenza di organico e le lunghe attese degli utenti al pronto soccorso del San Timoteo di Termoli sono stati al centro della riunione convocata per questa mattina dal Responsabile dell’Osservatorio regionale sulla Qualità dei Servizi sanitari Alberto Montano.

All’incontro hanno partecipato il direttore Sanitario dell’ASREM Giancarlo Paglione, il direttore Sanitario dell’Ospedale Filippo Vitale, il direttore dell’Unità Operativa del P.S. Antonio Occhionero unitamente al caposala.

Al centro del “summit” i problemi relativi in particolare a tempi di attesa lunghi da parte dei pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso di Termoli. La riunione è partita dall’analisi dei dati e delle prestazioni erogate e dalla valutazione del personale assegnato al reparto.

Questi sono i dati: – I pazienti che si sono rivolti al P.S. sono 46106 (anno 2009) e 46.000 (anno 2010); il 26,3% dei pazienti è inquadrato attraverso il triage in codice bianco cioè prestazioni non gravi e non urgenti. Solo il 16,8 % degli accessi esita in ricovero ospedaliero.

Per quanto riguarda l’organico al Pronto soccorso: sono assegnati 15 infermieri di cui 2 part time e 9 ausiliari OTA. Sei infermieri sono assegnati alla Medicina d’Urgenza.  I tempi di attesa per i pazienti in codice giallo e rosso (pazienti gravi e urgenti) sono praticamente nulli. Molto lunghi risultano spesso i tempi per i codici non gravi. 

Alberto Montano


“Quasi il 30% del personale infermieristico in servizio presso l’ospedale S.Timoteo e il distretto sanitario risulta non utilizzabile o utilizzabile parzialmente per problemi di salute o permessi (legge 104 ecc.) _ ha dichiarato Montano _. L’elevato numero di accessi rende evidente che la popolazione di riferimento del Pronto Soccorso dell’Ospedale S. Timoteo risulta molto superiore a quella dei residenti, dovendo essere considerati i flussi turistici estivi e il numero elevato di persone che lavorano giornalmente nell’ambito del territorio di Termoli, oltre che la semplicità di accesso anche da aree limitrofe extraregionali. Questo rappresenta certamente un problema di pressione costante sulla stessa struttura sanitaria che deve essere tenuta presente in termini di programmazione ed organizzazione sanitaria”.

Dall’analisi dei dati del personale emerge una relativa carenza rispetto al numero di infermieri ottimale, da inquadrare però in un complessivo problema relativo a tutte le strutture sanitarie regionali ed a cui si sta cercando di porre rimedio pur nelle difficoltà derivate dalla fase di riorganizzazione complessiva del Sistema Sanitario Regionale. “Ad ogni modo il Direttore Sanitario Paglione _ ha proseguito Alberto Montano _ si è impegnato ad inviare all’ospedale S. Timoteo entro pochi giorni 3 ausiliari OTA e verificare la possibilità di altri 2Si darà inoltre avvio alla verifica di tutte le situazioni in essere relative al personale infermieristico ed ausiliare non utilizzabile a tempo pieno o in mansioni diverse. Si è deciso inoltre di fare una verifica e un controllo degli accessi impropri al P.S. relativi a pazienti che non dovrebbero rivolgersi ad una struttura deputata all’ urgenza quale il Pronto Soccorso”.

Secondo il Responsabile dell’Osservatorio regionale della qualità dei servizi sanitari: “Nel complesso, nonostante i sempre possibili margini di miglioramento nel servizio reso alla popolazione, l’organizzazione e la professionalità di tutto il personale sanitario rende efficace ed efficiente il lavoro svolto
. Sarà impegno costante delle istituzioni regionali intervenire a favore dei pazienti affinchè, anche attraverso i provvedimenti previsti, nella riunione odierna migliori sempre di più la risposta al bisogno di salute”.

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