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Bruno Verini
TERMOLI _ Tra una decina di giorni celebreremo l’anniversario dell’avvento della raccolta differenziata “porta a porta” che nel giro di tre mesi, da Sud, si è impadronita di tutta la città, vista la pioggia di contenitori disseminati dappertutto. Ma “nessuna” delle problematiche che hanno attanagliato la cittadinanza in questi dodici mesi, denunciate a più riprese dalla minoranza di centrodestra, dalla stampa e dalla stessa sofferente comunità adriatica, “è stata risolta”.

Ci chiediamo a cosa sia servito il cambio al vertice dell’assessorato all’Ambiente, nonostante le critiche, a volte feroci, ma civili, che abbiamo riservato all’assessore Lattanzi, visto che dal suo successore, Petrella, non si sente colpo ferire, se non per le fulminee dimissioni, poi rientrate anche sotto traccia. Ci chiediamo a cosa sia servito il cambio di guardia alla dirigenza del settore Ambiente, dove il fresco e pimpant

Ennio De Felice
e Enzo Vergalito, abbandonate le vesti del consulente esterno, ha surrogato nelle funzioni l’architetto De Luca, ma sin qui senza incidere affatto nell’opera di controllo dell’azione quotidiana portata avanti dalla Teramo Ambiente. Ci chiediamo soprattutto che fine abbia mai fatto quella tanto strombazzata “multa” da quasi 70.000 euro comminata mesi fa per la violazione di alcuni elementi contrattuali rilevati al gestore, ci risulta che le uniche sanzioni efficaci sono state quelle a carico dei privati e dei condomini.

Ci chiediamo che fine abbiano fatto le promesse, evidentemente da marinaio, per non tradire le origini marinaresche della nostra città, come quelle dell’acquisto e delle distribuzione dei contenitori per la plastica, “colpevolmente” omessi all’avvio del porta a porta. Ci chiediamo per quali motivi i conferimenti alla discarica di Guglionesi non riescano a produrre delle economiche consistenti per le casse municipali e, a cascata, per le tasche dei contribuenti, nonostante le percentuali quasi bulgare di differenzazione dei rifiuti solidi urbani. Ci chiediamo inoltre come funzionano, se funzionano, i tanto declamati “eco-point” ( come ad esempio quello di via Carlo del Croix) ingombranti e costosi. Aspettiamo, risposte alle nostre domande, ben sicuri, come sempre di non riceverne .

I consiglieri
Bruno Verini
Ennio De Felice

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