TERMOLI – “Il progetto di risparmio” del Nuovo Zuccherificio del Molise, previsto dagli accordi del luglio 2012 con la società Demicon srl, rappresenta la tragica farsa e condizione di uno stabilimento che per decenni ha rappresentato tanto per il basso Molise e soprattutto per le famiglie dei lavoratori. Nel piano è previsto che metà dei risparmi vada alla suddetta società il ché è come dire guadagnare sulla pelle delle maestranze, ma soprattutto è il tentativo deleterio di “chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati”.

Tali “progetti di risparmio”sono in stridente contrasto con le elevatissime precedenti spese per consulenze varie e con l’incoerente ruolo dell’amministratore delegato che sembra piuttosto assente per uno che si è accollato un gravoso compito con un lauto compenso e rimborsi eccessivi. Noi di Rivoluzione Democratica chiediamo, così come per la filiera avicola di Bojano, alla Giunta Regionale, ma soprattutto al popolo molisano di uscire da questa crisi recuperando e reinvestendo i risparmi postali giacenti presso la Cassa Depositi e Prestiti.

Finanziare le aziende in crisi, a partire da quelle occupate dai lavoratori e abbandonate da chi preferisce investire sui mercati finanziari, è uno dei punti qualificanti della campagna nazionale per una nuova finanza pubblica e sociale e per la ripubblicizzazione della Cassa Depositi e Prestiti. Occorre però la chiarezza e trasparenza necessaria verso le maestranze tutte, perché è in pericolo uno dei fattori importanti del tessuto economico produttivo regionale.

Per uscire dalla crisi, oltre il mito della crescita: ripartiamo dal lavoro e riprendiamoci l’economia.

Rivoluzione Democratica

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