La Conferenza di oggi
TERMOLI _ Salto di qualità a Termoli per la raccolta differenziata porta a porta. Uno studio ambientale realizzato ad hoc per la città da parte dell’ingegnere Martino di Grosseto su bando del Comune di Termoli, potrebbe dare una svolta all’attuale servizio di igiene gestito dalla Teramo Ambiente.

L’analisi stilata dal professionista è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa e prevede il miglioramento della differenziata, la realizzazione di alcune isole ecologiche a scomparsa ed una videosorvegliata attrezzata, un nuovo ecocentro nella parte nord di Termoli, il trasferimento nell’area industriale sud di quello esistente in via Arti e Mestieri, l’installazione di nuovi cestini per la raccolta rifiuti pubblici, una rimodulazione del calendario attualmente in uso per la raccolta dei rifiuti ed una incisiva campagna di comunicazione. 

Per tale iniziativa l’Amministrazione comunale ha destinato 300 mila euro ed ulteriori 50 mila euro sono stati confermati dalla Provincia di Campobasso e saranno utilizzati per l’acquisto dei contenitori per la plastica di cui l’utenza termolese è sprovvista.

Per il sindaco Antonio Di Brino l’obiettivo primario è la delocalizzazione dell’attuale ecocentro situato nella zona artigianale nell’area industriale sud. “Attualmente siamo al 68 per cento a Termoli di raccolta differenziata _ ha dichiarato uno dei responsabili della Teramo Ambiente -. Abbiamo iniziato 4 anni fa ereditando una situazione difficile ed oggi i risultati sono soddisfacenti. Le proposte per il miglioramento della differenziata sono una piacevole novità e dal canto nostro faremo la nostra parte”.

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1 commento

  1. A mio modesto parere
    Ho letto l’analisi svolta dal tecnico incaricato e si evidenzia che la differenziata ha superato la parte che va in discarica (siamo oltre il 55% ormai di raccolta differenziata). Bene, era ora. Si avanzano proposte per migliorare ancora dovendo raggiungere il traguardo del 65% entro fine 2012. Bene anche questo. Si pensa persino di fare informazione nelle scuole, isole a scomparsa, isole semi in vista ma con video sorveglianza. OK, anche questo. Ma sempre tutto calato dall’alto. A quando un questionario consegnato a tutti gli utenti (le famiglie e le imprese) per raccogliere proposte dal basso e per stare tutti più comodi e felici mentre facciamo la differenziata? A quando una modifica nel Regolamento Edilizio dove si prevedono spazi obbligatori, non solo per le nuove costruzioni, dedicate a questa attività di raccolta e non vederci più costretti a tenerla sul balcone (o negli angoli più diversi entro casa)? Penso a spazi nelle parti condominiali decorosi, a spazi fuori cubatura o fuori indice di copertura della superficie per predisporre comodamente la raccolta negli appartamenti (secchi, compattatore plastica). A quando potremmo stare più comodi per gestire la pulizia dei bidoni (oggi lasciata alla volontà/possibilità dell’utente mentre sarebbe meglio un servizio pubblico a doversene occupare?). Insomma occorre progredire non solo nel tonnellagio della raccolta ma anche nella qualità e modalità del servizio in modo che risulti più comodo. Allora credo che sarà più facile raggiunere gli obiettivi preposti a cui in tanti aspirano.