TERMOLI _ Dopo aver costretto gli operai di Mirafiori a partecipare ad un illegittimo referendum, ricattandoli, in caso di vittoria dei NO, con la minaccia della chiusura dello stabilimento di Torino, Marchionne, con il sostegno dei sindacati filo-padronali ( FIM-CISL, UILM-UIL, UGL e FISMIC), del governo e della sua complice opposizione, sbandiera una vittoria che è, in realtà, un attacco senza precedenti alla Costituzione, ai diritti e alla dignità dei lavoratori.

Si vuole tornare indietro di decenni, peggiorando gravemente la condizione nei luoghi di lavoro: si cancella il contratto nazionale, eliminando, così, l’unica tutela anche e soprattutto per i dipendenti delle piccole imprese, si eliminano il diritto di sciopero e quello di eleggere i propri rappresentanti sindacali, riportando il lavoro ad una condizione di ricattabilità e servilismo. Considerando l’entità del ricatto, le pressioni mediatiche e psicologiche alle quali sono stati sottoposti gli operai, l’esito delle consultazioni ha sconfessato chi si aspettava uno schiacciante plebiscito a favore del SI.

A conferma di ciò, è da evidenziare che nei seggi dei reparti del montaggio e delle carrozzerie, dove i lavoratori subiranno maggiormente gli effetti peggiorativi del piano Marchionne, il voto contrario ha prevalso. Dopo le allarmanti dichiarazioni di Berlusconi e di Sacconi, che confermano che questo sarà il nuovo modello da applicare in tutti i luoghi di lavoro in Italia, lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalla FIOM e dai sindacati di base per il 28 gennaio va ben oltre la particolare contingenza ed assume un significato molto più profondo. Dovrà essere, infatti, il punto di partenza per costruire un fronte di classe e anticapitalista che contrasti tenacemente la deriva autoritaria ed antioperaia che investe anche il nostro paese.

A tal proposito, è quantomai indispensabile la proclamazione di uno sciopero generale, possibilmente ad oltranza. Il Partito della Rifondazione Comunista del Molise sosterrà e parteciperà attivamente alla manifestazione del 28 gennaio, prevista a partire dalle ore 9.30 davanti ai cancelli dello stabilimento FIAT POWER TRAIN di Termoli. Pertanto, facciamo appello ai nostri iscritti e simpatizzanti, e a tutti i cittadini affinché partecipino massicciamente allo sciopero e all’iniziativa di cui sopra. Inoltre, invitiamo i lavoratori a revocare le deleghe ai sindacati firmatari del nefasto accordo e rigettare definitivamente quei partiti che si sono schierati con Marchionne e quelli che hanno espresso posizioni ambigue e giustificatorie del nuovo piano di sfruttamento padronale.

PER IL DIPARTIMENTO LAVORO PRC MOLISE Giuseppe Santoro

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