Non vorrei che tale ulteriore confusione peggiori un quadro già critico per il Molise e ci indebolisca ulteriormente nel confronto con i sub-commissari inviati da Roma con l’unico intento di far quadrare i conti a prescindere dalla qualità dell’offerta sanitaria. Sarà data la possibilità alle nostre Amministrazioni Locali, agli utenti, ai sindacati e alle forze politiche di potersi confrontare sui tagli, le chiusure e le soppressioni o non ce ne sarà il tempo per via della bancarotta del sistema ? Chi, quando e dove deciderà sulle tre Università presenti nella sanità molisana e sul rapporto con le strutture private ( Cliniche, Istituti, Laboratori, Studi ) ?
Ci saranno altri aumenti di tasse per i cittadini e in quale misura ? Stante il rilievo dei punti sollevati ritengo opportuno un Suo intervento chiarificatore su tali questioni così come sarebbe auspicabile sapere se, come e quando, verrà informato e coinvolto il Consiglio Regionale dopo il determinarsi di una situazione di simile difficoltà. Per una banale vicenda privata ho toccato con mano le disfunzioni di un sistema a corto di personale, di mezzi e strumenti che nel caso di specie della Sala Gessi del Cardarelli di Campobasso sfiorano il ridicolo con gli operatori costretti a intervenire in uno spazio angusto e i pazienti che si ammucchiano in un corridoio di passaggio. Spetta alle Istituzioni locali e nazionali la risoluzione dei complessi problemi che assillano la sanità molisana. Spetta al Presidente della Giunta con delega anche alla Sanità di avviare il confronto.
Michele Petraroia