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CAMPOBASSO _ La sfida al dolore e una delle nuove frontiere della medicina di questo inizio millennio. Primum non nocere per noi significa anche primum non patire. Il dolore annienta il fisico e attenta alla dignità della persona. Come in tutte le cose lo studio e il confronto tra specialisti partoriscono idee e progetti per affrontare il problema e dare una risposta a chi soffre.

Il convegno “Il dolore difficile” che si terrà sabato 20 giugno dalle ore 9.00 presso l’Università Cattolica di Campobasso “Aula Crucitti” rientra nel progetto CARTA (Convegni in Anestesia, Rianimazione, Terapia Antalgica in Molise) organizzato dal Dipartimento di Anestesia, Terapia intensiva e Medicina del Dolore, diretto dal professor Marco Rossi, che si propone con cadenza semestrale di riunire specialisti ed esperti molisani e non, al fine di affrontare tematiche specifiche di estrema attualità.

L’evento sul dolore difficile è stato pensato per riunire anestesisti, oncologi e soprattutto medici di medicina generale, e affrontare insieme i percorsi e le opzioni terapeutiche possibili per gestire le patologie dolorose più complesse, che spesso purtroppo risultano refrattarie alle comuni terapie. Ma curare il dolore significa anche organizzazione, delle risorse umane e di quelle del territorio. Uno spazio importante sarà riservato alla realtà dei medici di famiglia, che sono l’anello prezioso ed insostituibile della catena decisionale di ogni programma di terapia antalgica, e all’Hospice, un’isola di civiltà e rispetto della dignità della persona che nella nostra regione si trova a Larino.

Come nelle precedenti edizioni di CARTA, la partecipazione è estesa anche al personale infermieristico e ai medici delle regioni circostanti, un modo per creare il network di conoscenze e collaborazioni indispensabile per il progresso della medicina, infatti da sempre le iniziative culturali del Dipartimento di Anestesia, Terapia intensiva e Medicina del Dolore sono estese non solo al Molise ma anche alle regioni adiacenti. Il Panel congressuale è costituito da relatori di livello nazionale che hanno di buon grado aderito al tentativo di diffondere la cultura algologica più avanzata in tutto il centro sud d’Italia.

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