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CAMPOBASSO _ I laboratori di ricerca dell’Universita’ Cattolica di Campobasso si sono aggiudicati uno dei progetti del Ministero della Salute destinati a ricercatori under 40, grazie a uno studio che mira a capire quanto il consumo di alimenti ricchi in polifenoli – antiossidanti presenti in frutta e verdura e nel vino rosso – possa incidere sulla prognosi di pazienti con bypass coronarico. ”Si tratta di una ricerca innovativa – spiega Simona Costanzo, laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ricercatrice nei Laboratori della Cattolica e autrice del progetto -.  Ci prefiggiamo di assegnare un peso specifico all’alimentazione nel decorso post operatorio in pazienti che hanno subito un intervento di bypass aorto-coronarico. Non solo prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari, ma anche secondaria, ossia dopo l’evento iniziale”.

Dopo l’intervento le pareti dei vasi sanguigni subiscono un aumento di radicali liberi e una riduzione del potere antiossidante delle cellule, con conseguente stato infiammatorio che spesso rende difficile il decorso post operatorio. Il progetto e’ stato apprezzato dai revisori americani del National Institutes of Health (NIH) che hanno valutato i progetti per giovani ricercatori italiani finanziati dal Ministero. I Laboratori molisani si sono piazzati al 43/o posto in una lista di quasi mille candidati.

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1 commento

  1. paga pantalone
    Busso alla porta di qualche luminare per farmi spiegare che senso ha scoprire un probabile nuovo fattore di rischio per le coronaropatie quando da decenni sappiamo che il fumo, il diabete, la familiarità o fattore genetico che dir si voglia, l’inquinamento ambientale e forse dico forse lo stress sono stati provati essere cause primarie e concause nel determinismo delle coronaropatie e di altre malattie organiche e psichiche ? Non sarebbe stato più logico spendere soldi per informare la gente sui fattori di rischio che la scienza ha scoperto da parecchio tempo ? Misteri della scienza o interessi misteriosi dei soliti ignoti? Sono consapevole di chiedere troppo ma mi piacerebbe moltissimo discutere liberamente di tali questioni in un dibattito scientifico e penso che piacerebbe a molti cardiologi e operatori sanitari che ogni giorno devono fare i conti con risorse economiche sempre più esigue.