CAMPOBASSO _ All’Università Cattolica di Campobasso venerdì 10 e sabato 11 luglio 2009 dalle ore 10.30 un centinaio di specialisti si confronteranno sulle nuove terapie per curare i tumori del sangue, come leucemie, linfomi e mielomi. Il convegno presieduto dal professor Sergio Storti – Direttore dell’U.O.C di Oncoematologia dell’Università Cattolica di Campobasso – è un grande appuntamento dell’ematologia italiana che si svolge ogni anno a Campobasso e fa il punto sulle novità scientifiche e le linee guida terapeutiche sui tumori del sangue ma anche su altre malattie ematologiche, quest’anno si parlerà di “Linfoma & Mieloma: un fil-rouge terapeutico”.
Nuovi esami diagnostici, basati su tecniche di biologia molecolare e analisi genetica che permettono di identificare con precisione il tipo di tumore; farmaci selettivi di ultima generazione che agiscono sulle cellule tumorali come bersaglio; trapianti di cellule staminali sempre più all’avanguardia e meno invasivi. Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante nella cura delle neoplasie del sangue come leucemie, linfomi e mielomi, che, per frequenza, sono al quarto posto nella classifica dei tumori più diffusi. I mielomi oggi colpiscono in Italia 5 persone ogni 100 mila, le leucemie 10 persone ogni 100mila; i linfomi non Hodgkin colpiscono invece più di 20 persone ogni 100 mila. Secondo gli studi questo tumore e’ sempre più frequente e si prevede che diventera’ il piu’ diffuso nel 2020.

Le cause di questo linfoma sono sconosciute, ma oggi alcuni studi associano una maggior frequenza di questo tumore nei pazienti con malattie virali come AIDS e epatite, in coloro che vent’anni prima hanno sofferto di tumore e sono stati curati con chemioterapie, nei pazienti trapiantati in cura con immunosoppressori. Perché le terapie siano efficaci contro i tumori del sangue, risulta essenziale una diagnosi precoce ed un terapia sempre più attiva e mirata nei confronti delle cellule tumorali per aumentarne l’efficacia e diminuirne gli effetti collaterali.

Nuovi sistemi diagnostici, messi a punto grazie alle tecniche genetiche e di biologia molecolare sono di grande aiuto, perché permettono di scovare subito quale tra le numerose neoplasie del sangue ha colpito il paziente e dunque di agire con farmaci mirati. Durante il Congresso si discuterà anche dei costi benefici dei farmaci di ultima generazione, frutto della ricerca più recente e che rappresentano un investimento economico per gli ospedali. La valutazione di un farmaco avviene considerando le percentuali di guarigione, quella di sopravvivenza e di sopravvivenza senza malattia poiché dobbiamo tenere presente che malattie come il tumore possono purtroppo ripresentarsi a distanza di anni.

E’ lecito usare un nuovo trattamento quando questo dimostra di apportare una differenza significativa rispetto alle terapie precedenti. Tale problematica ha risvolti non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista etico, diventa pertanto importante una accurata valutazione della corretta allocazione delle risorse in base alle caratteristiche del paziente e della malattia. All’ ”etica nella medicina” sarà dedicata una specifica sessione del congresso, che può destare interesse anche nel ”grande pubblico”.

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