TERMOLI _ Si incatena per protesta davanti il Comune che ha rigettato l’istanza di riapertura della discoteca Living room. Protagonista del singolare episodio accaduto questa  mattina, il titolare del terreno dove è stato realizzato il dancing Domenico D’Addona.

Sulla vicenda è intervenuto a chiarire i fatti, l’Amministratore della società Living Room, Pierluigi Squilletti.

La società Living Room nella persona del rappresentante pro-tempore, in relazione alla protesta di D’Addona, quale amminnistratore della soc. Cladomari, in merito al mncato rilascio da parte del Comune di Termoli delle autorizzaioni richieste per la riattivazione della discoteca Living room, al fine di non ingenerare confusione nella pubblica opinione, di fronte alla prospettazione di una situazione in modo erroneo e non rispondente alla reatà dei fatti, è necessario effettuare delle precisazioni: la discoteca è di proprietà della Living Room srl e D’Addona è il proprietario del terreno concesso in fitto su cui sorge la struttura.
A seguito di sfratto pronunciato dall’autorità giudiziaria D’Addona è stato rimmesso nel possesso del solo e nudo terreno dall’ufficiale giudiziario il 6 ottobre 2008 nominando il medesimo solo cutode di tutti i beni. In ogni caso la questione è sub-judice.

Contro la pronuncia di sfratto la società Living Room ha proposto e depositato appello in Cassazione il 5 ottobre 2009 e si è in attesa delle relative decisioni.

Allo stato, quindi, nessun soggetto e nè tantomeno D’Addona può utilizzare la struttura ed i beni della discoteca che sono e restano di proprietà della Living Room e che nessuna autorizzazione si ritiene possa essere rilasciata dal Comune a terzi per svolgere una qualunque attività sino alla conclusione di tutto il giudicato e sino alla definitiva pronunzia della Suprema Corte di Cassazione.

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