CAMPOBASSO _ Quale Vice-Presidente della Commissione Lavoro della Regione MOLISE, esprimo un convinto apprezzamento per la nota che vi ha inviato il Presidente della Repubblica. Non è possibile scambiare il diritto al lavoro e la dignità di ogni essere umano con l’obolo che l’azienda è disposta a concedervi. Le sentenze della magistratura vanno rispettate e non è certo il nome o l’ampiezza della Ditta che rende facoltativo o meno tale obbligo. Concordo con il responsabile della Pastorale Sociale Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana che si è soffermato sul valore della dignità umana che non è né può essere mercanteggiata.

Ho ritenuto opportuno farvi giungere questo messaggio di solidarietà istituzionale perché non è in gioco solo la vostra vicenda personale, di per sé già sufficiente per ogni mobilitazione, ma perché è in atto il tentativo di imporre il ricatto tra diritto al lavoro e rispetto della Costituzione e della Contrattazione Collettiva Nazionale. Non può essere una singola azienda, per quanto importante, che può disporre delle regole né interpretarle a propria discrezione. Per questa ragione vi chiedo di resistere perché la vostra è una lotta tra civiltà e regressione.

Michele Petraroia

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