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CAMPOBASSO _ In tutti i Consigli Regionali d’Italia così come nel Parlamento Nazionale o Europeo, esiste da sempre il diritto per ogni singolo eletto e per ogni gruppo consiliare o parlamentare, di avere a disposizione una stanza, un tavolo, un telefono, un computer, materiali di cancelleria e dei collaboratori. Questa disciplina consente a chi svolge il mandato istituzionale di poter avere un minimo di strumenti operativi per assolvere ai vari obblighi. In nessun luogo, salvo che in Molise, è messo in dubbio un diritto così ovvio di cui chiaramente beneficiano tutti gli eletti e tutti e 15 i gruppi consiliari in egual misura. Con la legge regionale n.20/91 e successive modifiche ed integrazioni è stato sancito l’ammontare dell’importo annuo per assicurare la funzionalità dei gruppi. In base a tale normativa in essere il 70% dei fondi assegnati servono per la copertura dei compensi e degli oneri contributivi per il personale.

La restante parte copre i costi vivi di cancelleria, stampati, bollette telefoniche, computer, riviste, attività istituzionale e altro. In pratica per come si può evincere dalla lettura del rendiconto 2008 di un gruppo costituito da tre consiglieri dei 196 mila euro annui 148 sono destinati alla voce per il personale, 7 mila sono imposte e solo 40 mila garantiscono le spese telefoniche, stampati, cancelleria, assistenza informatica e attività istituzionale. Chiedo di capire qual è il punto politico che viene sollevato ?

Si intende modificare la legge 20/91 e ridurre i fondi per i 15 gruppi consiliari regionali ? Sono pronto a fare la mia parte e confrontarmi su una proposta di legge che va in questo senso e che muta per tutti e 30 i consiglieri e per tutti e 15 i gruppi politici le normative in essere. Ricordo però che la proposta di legge presentata insieme ai colleghi Leva, Romano e D’Alete per il contenimento dei costi istituzionali e per la riduzione delle indennità di mandato giace da due anni e mezzo in prima commissione e non viene mai messa all’ordine del giorno. Per quel che mi riguarda l’ho firmata e sono pronto a discuterla e approvarla con una corsia preferenziale in Consiglio. Se altri vogliono passare dalle parole ai fatti battano un colpo !

                                                                                                                                    Michele Petraroia

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