Termoli Porta d’Oriente. Riprende quota il progetto strategico di collegamento con la Croazia

TERMOLI _ Era il novembre del 2001 quando Alberto Montano, allora Sindaco di Termoli, presentò nella sala Lumiere, il progetto “Termoli Porta d’Oriente”. Intervennero l’ambasciatore croato in Italia, il governatore della regione di Dubrovnik, il presidente dell’associazione Italo-Croata, l’allora onorevole e non ancora Presidente della Regione Michele Iorio. Montano illustrò la sua idea nata dai contatti e gli incontri avuti con l’associazione Italo-Croata e il viaggio fatto in Croazia per incontrare il Presidente della Repubblica Croata Mesic, il governatore e gli altri rappresentanti istituzionali della regione di DubrovniK, il Sindaco e il responsabile dell’autorità del porto di Ploce. Il progetto ambizioso e forte è a tutt’oggi una valida idea strategica di sviluppo su cui la Regione Molise sta lavorando.
Nella sua relazione l’allora Sindaco tracciò le direttrici su cui realizzare il progetto, il quale aveva l’obiettivo di aprire il Molise verso il mare adriatico e verso quei paesi dell’Est che da pochi anni avevano visto il crollo del Comunismo e costituivano un’ area strategica di sviluppo dell’ Europa. L’idea era quella di fare del Molise, regione cerniera al centro dell’Italia, uno snodo importante in collegamento marittimo, sia turistico che commerciale, con il Porto di Ploce e Dubrovnik. Il collegamento rapido dei flussi sia commerciali che turistici sarebbero stati garantiti sia con il nord e il sud dell’Italia attraverso la dorsale adriatica e con la sponda del Tirreno attraverso l’autostrada Termoli – S.Vittore. L’ Interporto di Termoli ben si collegava, ed era fondamentale, per questa linea di transito commerciale.

Per i flussi turistici si prevedeva di intercettare, oltre che quelli diretti alle località costiere della Croazia, anche e soprattutto quelli di carattere religioso, dato che il santuario di Medjugorie, meta di centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo, è localizzato a pochi chilometri da Ploce, posta di fronte a Termoli e rapidamente raggiungibile. Intercettare il flusso di pellegrini in partenza da Roma o da Napoli, costretti a partire da Ancona, raggiungere Spalato e percorrere i molti chilometri della tortuosa strada costiera, per raggiungere dopo molte ore il Santuario, poteva rendere Termoli il più richiesto porto di partenza per la Croazia così come oggi avviene per le isole Tremiti.

Termoli poteva essere considerata dai tour operator specializzati nel turismo religioso come il centro di un triangolo religioso formato da S. Giovanni Rotondo, Loreto e Medjugorie. Il potenziamento del porto, la realizzazione dell’Interporto e quello dell’autostrada Termoli-S.Vittore erano gli impegni infrastrutturali che la regione assumeva. Dal mese di novembre 2001 al 2 maggio 2002: in sei mesi il progetto cominciò a realizzarsi con uno sperimentale collegamento passeggeri con Lastovo, Korcula e Ploce.

Oggi, dopo alcuni problemi che ne hanno ritardato la realizzazione e forse qualche errore di impostazione, questo grande e illuminato progetto strategico viene perseguito con determinazione dal governo regionale che ha dato il via al bando per la ricerca della società di navigazione che dovrà realizzare il collegamento passeggeri, veicolare e commerciale tra Termoli e la Croazia.

Con la Regione, il Comune e il Consorzio per lo Sviluppo Industrale bisognerà poi riprendere il percorso di realizzazione dell’Interporto, caduto nel silenzio dopo tante polemiche della scorsa Amministrazione comunale che ne aveva delocalizzato l’originaria decisione che prevedeva la costruzione dell’infrastruttura in Contrada Marinelle senza riuscire a concludere l’ìmportante opera. 

Il governo Regionale e quello Nazionale stanno lavorando per l’apertura dei primi cantieri dell’Autostrada Termoli –S.Vittore. Un progetto elaborato dall’amministrazione comunale del 2001 guidata da Montano e che il governatore Iorio sta perseguendo, mantenendo l’ impegno assunto nel 2001.