TERMOLI _ “E’ da parecchio tempo che vado dicendo di avvertire brutta aria per Termoli – esordisce il Presidente del Consiglio provinciale di Campobasso Carmine Perugini – nonostante le indiscrezioni delle ultime ore che darebbero per scongiurato il pericolo della localizzazione di una centrale nucleare nel Basso Molise. Un’aria ferma, cloroformizzata e completamente subalterna ai dictat che provengono da Roma. Tutto tace anche tra le Comunità che verrebbero letteralmente stravolte dall’eventualità della costruzione di una centrale ma non si hanno notizie di prese di posizione da parte dei sindaci e delle amministrazioni locali. Eppure è di ieri – continua Perugini – l’intervento del Presidente D’Ascanio che ha affermato con chiarezza che con l’approvazione del decreto governativo sui cosiddetti criteri per la localizzazione delle centrali sono definitivamente della partita le lobby affaristiche che vogliono spartirsi la torta del nucleare italiano.
Per entrare con i piedi nel piatto e capire bene come andranno le cose da oggi in avanti, bisognerebbe forse chiedersi come mai in poco tempo il Molise è diventata l’Olanda dell’Italia, come ha scritto un giornale telematico, con un rapporto pale eoliche-abitanti assolutamente spropositato, e come mai abbiamo due centrali turbogas nell’immediato entroterra adriatico e numerose società private abbiano riattivato tutte le centraline elettriche possibili e immaginabili lungo il corso dei nostri fiumi fino a farci produrre un considerevole surplus di energia rispetto ai nostri bisogni regionali. Ma tutto ciò non deve essere conosciuto in Consiglio regionale, se gli continuano a dire che le nostre leggi sono troppo restrittive e che le pale eoliche vanno aumentate a go go.

Se a questo aggiungiamo il parere positivo del duo Bondi – Prestigiacomo alla costruzione dell’eco-mostro marino eolico off shore al largo della nostra costa adriatica, il quadro a tinte fosche si completa senza tema di smentite. La mia preoccupazione più grande – conclude il Presidente Perugini – è che il grande business dell’energia, che non guarda in faccia niente e nessuno e che vuole ridurre il nostro territorio ad una pattumiera, abbia anche dalle nostre parti troppi alleati occulti o acquiescenti che addormentano, sopiscono e che, alla fine, gabberanno un’opinione pubblica resa molle dalle tecniche di distrazione di massa ormai patrimonio anche dei furbetti del quartierino nostrano. Ma finchè si è in tempo bisogna scuotersi e ricordarsi che dietro l’indistinta opinione pubblica ci siamo tutti noi, i nostri figli e il nostro futuro. E non è poco”. Carmine Perugini Presidente del Consiglio provinciale di Campobasso

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2 Commenti

  1. L’impianto off-shore non è il minimo. Potrebbe diventare addirittura una attrazione turistica. Tutte le pale eoliche selvaggiamente posizioneate sul territorio sono il risultato di una politica, di destra e di sinistra, poco attenta. Per il nucleare poi siamo tutti convinti che il Molise non sia regione adatta…la battaglia è di tutti.Cerchiamo di non strumentalizzarla e di essere uniti.