CAMPOBASSO _ L’italica burocrazia, con i suoi proverbiali difetti e lungaggini, non basta per giustificare la lentezza operativa dell’Inps. In Molise, infatti, si registrano tempi clamorosamente lunghi per concludere le istruttorie relative alla pensione di accompagnamento e a quella di invalidità. Anzitutto la visita, che viene fissata dopo mesi dalla richiesta. Tempi che si dilatano ulteriormente anche dopo, quando il parere della commissione medica arriva a casa dopo un’attesa di altri mesi.

Pratiche, insomma, che rischiano di durare persino anni, nonostante la delicatezza delle situazioni personali dei richiedenti. In molti casi, infatti, a chiedere il riconoscimento dell’invalidità che dà diritto alla pensione sono persone giovani, che vivono già nel trauma di una vita segnata dalle difficoltà di invalidità permanenti. Anche nel caso di anziani, tuttavia, non si può trascurare il fatto che la prospettiva di vita e le difficoltà a recarsi da un ufficio all’altro costituiscono episodi certamente spiacevoli.

Per conoscere i motivi di questi tempi così lunghi ho interrogato il Presidente della Regione con un apposito atto depositato in Consiglio. Auspico un intervento rapido e deciso presso la Direzione regionale dell’ente di previdenza per una sollecitazione a maggiore speditezza di questo genere di pratiche.

Francesco Totaro Vice Segretario Pd Molise

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