Grossa operazione antidroga della Guardia di Finanza. Scoperto covo di extracomunitari che trafficavano ingenti quantità di sostanze stupefacenti

Guardia di Finanza

CAMPOBASSO _ Alle prime ore di questa mattina, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Campobasso hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale alla Sede, su richiesta della locale Procura D.D.A., nei confronti di 10 persone, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Le attività investigative hanno avuto inizio nel novembre 2007 sulla scorta di spunti ed indizi raccolti dai Finanzieri nel territorio molisano. In particolare, i Militari focalizzavano la propria attenzione su un presunto gruppo malavitoso, composto prevalentemente da extracomunitari di origini nordafricane.
Le prime risultanze investigative, lasciavano emergere che l’attività delittuosa dell’organizzazione consisteva essenzialmente nell’approvvigionamento diretto degli stupefacenti in Spagna e nel successivo trasporto e smercio nel territorio italiano. Più in dettaglio, venivano altresì appurate le modalità di dettaglio connesse ai menzionati traffici illeciti: per il trasporto dello stupefacente, l’organizzazione utilizzava appositi automezzi, testati, collaudati ed opportunamente “preparati” allo scopo.

Con tali mezzi, alcuni componenti dell’organizzazione, con ruoli e compiti ben definiti, si recavano in territorio spagnolo e, dopo l’approvvigionamento dello stupefacente, procedevano ad organizzare il viaggio di ritorno in Italia; contestualmente provvedevano anche a contattare i vari “clienti” per il successivo smistamento della droga. Per i viaggi venivano utilizzate più vetture, alcune delle quali impiegate come “staffette”, con il compito di segnalare, lungo il tragitto, l’eventuale presenza di forze di polizia. Una volta giunto in Italia, lo stupefacente veniva immediatamente smistato, sulla scorta degli accordi già presi in precedenza.

Oltre alla particolare scaltrezza dei soggetti coinvolti nell’attività delinquenziale (che hanno fatto ricorso ad una moltitudine di utenze telefoniche, cambiandole di volta in volta in relazione alle necessità), l’attività investigativa esperita ha anche evidenziato il forte vincolo associativo esistente tra i singoli adepti. Per quanto riguarda la struttura dell’organizzazione, una delle figure principali è risultata essere quella del maghrebino K. S., che ha avuto il compito di individuare i canali di approvvigionamento degli stupefacenti in Spagna, di organizzarne il trasporto in Italia e, in alcuni casi, di contattare i destinatari sul territorio nazionale.

Altra figura di spicco è quella del maghrebino E.A. O., che, oltre ad organizzare la preparazione, il viaggio e la destinazione degli stupefacenti, ha avuto compiti di collegamento con tutti gli altri soggetti coinvolti nell’illecito traffico ed, in particolare, con i maghrebini E.G. A. e E.A. Y., entrambi localizzati a Mirabello Sannitico (CB), figure centrali per lo smistamento della droga sul territorio molisano. Il ruolo dell’italiano C. A. è stato quello di reperire gli automezzi utilizzati per i viaggi, curarne la manutenzione e valutarne la loro idoneità al “trasporto”, mentre la maghrebina E. F. era incaricata di fornire supporto logistico ai membri dell’organizzazione, costituito da un’abitazione in via Nizza a Torino. Le indagini, inoltre, hanno permesso di appurare che il sodalizio, al fine di far giungere gli stupefacenti alle destinazioni finali prestabilite, in particolare a quella molisana, si è avvalsa di appositi corrieri “ingaggiati” per lo scopo, a cui venivano forniti i biglietti ferroviari, i telefoni cellulari, nonché le sistemazioni in albergo.

L’organizzazione, infatti, curava nei dettagli anche le singole necessità logistiche strettamente connesse agli aspetti di ordine pratico dei soggetti ingaggiati. Tra questi ultimi, sono emerse le figure dei maghrebini M. A. e di E.S. Z., nei riguardi dei quali sono stati accertati specifici episodi in cui hanno trasportato stupefacenti rispettivamente da Perugia a Campobasso e da Torino a Campobasso. Le odierne ordinanze di custodia cautelare costituiscono l’esito di un percorso investigativo durante il quale i Finanzieri del Nucleo di Campobasso nel tempo hanno già eseguito vari sequestri di stupefacente (per un totale complessivo che supera i 30 chilogrammi) con il contestuale arresto di cinque persone.

L’odierna operazione, ha altresì ricompreso numerose perquisizioni in Campobasso e provincia, nella città di Torino ed in provincia di Foggia, volte a ricercare elementi di ulteriore prova a carico degli indagati. Le attività sono state condotte con l’impiego coordinato di oltre 50 militari del Corpo, supportati da unità cinofile e “Baschi Verdi”.

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