L’avvocato difensore del maresciallo, l’avvocato Giuseppe Mileti annuncia ricorso in Corte d’Appello. “Sono certo dell’assolua buona fede di Giannino e non accetto questa sentenza del Tribunale di Larino che non ha preso in nessuna considerazione le richieste difensive”

TERMOLI _ Tre anni di reclusione per peculato a Salvatore Giannino, il maresciallo dei Carabinieri di Termoli finito qualche anno addietro nella bufera per essere stato trovato con due fucili che avrebbe dovuto distruggere quello stesso mattino.
Ieri la decisione dei giudici di Larino a conclusione del rito abbreviato chiesto dal suo avvocato difensore, Giuseppe Mileti. “Ritengo che ci sia stata la buona fede _ ha commentato il legale difensore del Maresciallo, Giuseppe Mileti _ che non ci sia stata l’intenzione di occultare i fucili per altri scopi. Di fatto il suo comportamento non ha procurato un danno a nessuno e questo è il punto. La condanna a tre anni non l’accetto”.

Il deposito della sentenza è previsto tra 90 giorni. Il carabiniere per il momento continuerà il servizio in attesa delle possibili decisioni dell’Arma dei Carabinieri nei suoi confronti.

Il ricorso in appello ci sarà sicuramente _ ha proseguito l’avvocato _. Sono convinto in maniera assoluta della buona fede del cliente perchè dopo 31 anni di carriera nell’Arma non penso che ci si possa impossessare di una carabina per venderla nel mercato clandestino così come sostiene l’accusa. Purtroppo le tesi difensive non sono state accolte dai giudici così come l’elemento psicologico della buona fede non è stato preso in nessuna considerazione”.

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