“Assumere iniziative per la mappatura dei siti contaminati in Molise per un loro inserimento in un piano di bonifiche di interesse nazionale per il loro recupero e riconversone. Intraprendere, ancora, verifiche sul territorio sull’esistenza delle aree da bonificare dopo lo sversamento illegale di residui pericolosi”.
Si chiede, inoltre: ”un’indagine accurata sulla salubrità dei terreni, delle falde acquifere e dell’aria nelle aree più direttamente interessate dallo sversamento illegale di rifiuti tossici e, attualmente note, anche al fine di prevenire allarmismi generalizzati che possano danneggiare il settore agroalimentare molisano avvalendosi delle competenti strutture sanitarie e di ricerca”.
La Venittelli fa riferimento all'”Operazione Mosca” condotta dai Ros nel 2004 a Campomarino, in contrada Arcora allorquando fu scoperto lo sversamento ed interramento illecito di rifiuti provenienti dal Nord Italia gestito da società possibilmente collegate a clan camorristici. Su vari ettari furono gettati 120 mila tonnellate di residui provenienti da aziende metallurgiche ed ospedali, contenenti arsenico, solfuri, mercurio, cromo, rame, piombo e reflui ad alta tossicità.
