TERMOLI _ A seguito dell’arresto di un amministratore comunale di Larino per tangenti connesse a ipotizzate assunzioni in varie aziende, tra cui lo Zuccherificio, il consigliere Petraroia presentò un’istanza di chiarimento agli Assessori all’Agricoltura e al Lavoro, circa un doveroso accertamento ispettivo e un esaustiva relazione sul numero degli occupati, modalità d’assunzioni e contratti in essere, presso lo stesso Zuccherificio controllato al 59% dalla Regione Molise. Nel riscontro dell’Assessore Fusco Perrella si rinvia alla competenza statale per accertare i fatti e si puntualizza che la Regione Molise, pur avendo acquisito il 24% delle quote societarie per 16 milioni di euro non ha alcun potere decisionale perché tali azioni sono privilegiate e non ordinarie. Infatti precisa l’Assessore solo con Delibera di Giunta n. 923 del 19.11.2010 è stato definito il passaggio del 34% di azioni ordinarie detenute dall’ERSAM ( Ente posto in liquidazione da anni con legge regionale del 2004 ).

In pratica, per tradurre, la Regione Molise con la Delibera di Consiglio Regionale n. 392 del 10 dicembre 2008 decise di proseguire l’attività bieticolo-saccarifera, rinunciò a 42 milioni di euro dell’Unione Europea per la riconversione, autorizzò il pagamento della tassa comunitaria per continuare a produrre zucchero, intervenne a più riprese per sostenere prima con 16 milioni di euro e poi con diverse modalità con 28,5 milioni tra aiuti alle aziende in crisi e prestiti garantiti da fidejussioni, ma nel Consiglio di Amministrazione, pur esprimendo la maggioranza dei componenti, non ha mai avuto alcun ruolo gestionale. Qual è la motivazione per la quale i poteri decisionali sono stati affidati al socio privato di minoranza che ha acquisito il 37% delle azioni con 2,6 milioni di euro ? Perché dalla data di delibera di Consiglio n. 392/2008 non si è proceduto prima al passaggio del 34% di azioni ordinarie con diritto di voto dall’ERSAM ?

Com’è possibile tutelare decine di milioni di investimenti pubblici se all’interno degli organi societari non si ha nemmeno il potere di accertare fatti di rilevanza penale come quelli che hanno portato all’arresto di un consigliere comunale di Larino e un Assessore al Lavoro non ha la prerogativa di assumere informazioni sul numero degli addetti, accordi contrattuali in essere e modalità di assunzioni degli operai stagionali ? Perché, ad oggi, non è stata riscontrata l’istanza di accesso agli atti protocollata il 12 aprile 2010 su patti parasociali e assetti societari ?

Se il TAR con ordinanza n. 137 del 26.5.2010 dispose la sospensiva cautelare degli atti della Regione perché si è atteso il 9 dicembre, ultimo giorno utile prima dell’Assemblea dei soci del 10.12.2010, per portare l’argomento in Consiglio Regionale ? Perché la questione non viene istruita in Commissione come da obbligo statutario ? Un conto è sfidare l’Unione Europea e tenere in vita la filiera bieticola in Molise e nel Centro-Sud su cui si pronunciò il Consiglio Regionale a dicembre 2008. Altra cosa sono le scelte, i metodi e gli atti unilaterali, assunti dalla Giunta e sanzionati dal TAR.

Michele Petraroia

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