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TERMOLI _ Gli amministratori dello Zuccherificio del Molise, dopo l’accordo con le associazioni bieticole, hanno stretto un’intesa con i fornitori: imprese di trasporti del prodotto, dei semilavorati e fanghi. Lo ha confermato oggi Remo Perna, il socio privato dell’impianto saccarifero molisano nel corso di una conferenza stampa in azienda a cui hanno preso parte gli stessi fornitori e l’Amministratore delegato Francesco Perna. Secondo la famiglia Perna nell’arco di qualche anno, non piu’ di due anni, l’azienda dovrebbe tornare in utile riuscendo a colmare la ”voragine” debitoria presente nel bilancio ”ereditata” dalla precedente gestione. Attualmente i debiti dello Zuccherificio ammontano a 40 milioni di euro maturati nella passata amministrazione dell’impianto.

”In questa cifra e’ compreso tutto: i debiti verso i fornitori, tutti i costi ed il finanziamento di 5 milioni di euro della Regione Molise di marzo 2010 liquidato a giugno 2010 – hanno spiegato i Perna – Queste somme sono state usate per pagare una cambiale agraria scaduta a novembre 2009 del vecchio azionarato di 7 milioni di euro al Monte dei Paschi di Siena che non era stata pagata. Lo Zuccherificio ci ha dovuto rimettere altri 2 milioni di euro. Quindi la nuova gestione aziendale e’ partita da meno 2 milioni di euro con la Regione Molise, no 50 milioni di euro che leggo tutti i giorni sui giornali”. Dei 37 milioni di esposizioni dell’azienda con le banche risalenti a 2 anni fa, oggi si e’ ridotto a circa 10 milioni di euro. Il socio privato ha sottolineato come sulla base dell’attuale gestione dello stabilimento, i bieticoltori riceveranno il pagamento delle proprie prestazioni senza piu’ ritardi. Dal prossimo anno gia’ i primi di agosto riceveranno gli acconti per ottenere il saldo nel successivo mese di ottobre.

”Nessuna banca ci ha accompagnato in questa strada – ha proseguito Remo Perna in conferenza stampa – In ogni caso se l’azienda riuscira’ l’anno prossimo a produrre le 84 mila tonnellate che ci assegna l’Unione Europea uscira’ fuori dal tunnel, guardera’ al futuro e sara’ lanciatissima. Il Piano industriale, quindi, lo porteremo a completamento. A questo aggiungo che stiamo andando avanti con i biodigestori anaerobici che ci consentono di valorizzare i sottoprodotti, di fare le biomasse e di avere un reddito aggiuntivo a quello dello Zucchero. Questo ci garantisce la continuita’ aziendale. La valorizzazione dei sottoprodotti, infatti, permettera’ di stabilizzare la produzione compensando eventuali carenze derivanti dal mercato saccarifero che magari potra’ avere degli sbalzi”.

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