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MAFALDA _ Come Amministrazione del Comune di Mafalda, a fronte di una pubblica manifestazione della minoranza consiliare e di resoconti ingannevoli, mandati alla stampa, ci corre l’obbligo di rispondere, come forma democratica per ribattere e precisare, e per rispetto dei cittadini che vanno correttamente informati di tutte le questioni che sono state sollevate in modo improprio e grottesco. L’incontro pubblico organizzato dalla stessa minoranza, con il relativo resoconto inviato ad alcuni organi di stampa locale, dimostra ancora una volta lo stile e il modo di fare politica di tali signori. Il criterio assoluto è la faziosità, che naturalmente non ha nulla a che fare con il confronto politico tra partiti e schieramenti che dovrebbero avere l’unico fine del Bene di una Comunità. La faziosità è oltre modo riprovevole in quanto farcita di ricostruzioni parziali e tendenziose, di menzogne, di cose volutamente non dette, di approcci ingannevoli alle questioni affrontate, e di affermazioni palesemente non corrispondenti al vero.

Ma, evidentemente e secondo metodi di lotta politica che resistono al tempo e sono duri a morire, la minoranza ha il solo scopo di gettare fango e screditare la nostra Amministrazione. I nostri avversari ritornano, in modo ripetitivo e con le solite stonate, sul rifacimento della piazza, cuore del nostro paese. È doveroso sottolineare che la minoranza (presente all’epoca come maggioranza) distrasse fondi pubblici destinati alla sanità regionale per effettuare lavori sulla piazza principale di Mafalda; uno sciagurato progetto, un progetto improprio, inadeguato, inutile e inefficiente, per di più incompleto e costato una cifra esagerata! Questa la verità, come vera è la correttezza della nostra procedura per il progetto di rifacimento e l’oculato uso del denaro pubblico attuato da noi.

Tutta la documentazione verrà comunque e a breve inviata alla Procura della Repubblica, e finalmente si metterà la parola fine a questo argomento. La questione, invece, sulla quale i nostri avversari si sentono particolarmente scottati è quella riguardante la centrale a biomasse (tanto scottante che il consiglier Molino ha affermato addirittura che “ha un magone nello stomaco”!), dopo le ben note bocciature degli organi giudiziari (TAR e Consiglio di Stato). Ora, sentite, sentite, avanzano l’infelice provocazione che la centrale sarebbe, dal punto di vista dell’inquinamento e della salute pubblica, innocua. Ebbene, lor signori ignorano che il TAR sollecitò a suo tempo un parere del Ministero dell’Ambiente, che rispose, a firma di circa 50 tecnici dello stesso Ministero, che tale impianto doveva comunque essere assoggettato alla VIA (valutazione d’impatto ambientale), data la potenza che avrebbe prodotto, pur se furbescamente inferiore quasi impercettibilmente al minimo (49,9 invece di 50 MW). L’inganno è stato così smascherato. Altrettanto furba e offensiva è la prospettiva della ripresa occupazionale e dell’assorbimento dei licenziati dalla SMI: il numero degli addetti alla biomasse non avrebbe mai soddisfatto e non potrebbe mai soddisfare questa esigenza. Inutile, dunque, continuare ad illudere gli operai, offendere le famiglie e ingannare tutta la cittadinanza.

Ma, soprattutto, non dobbiamo dimenticare che sulla biomasse la popolazione di Mafalda si è pronunciata e ha reagito con un’alta percentuale (il 60%), bocciando sonoramente il progetto e i suoi sostenitori e dando la maggioranza a chi aveva altri progetti di vero sviluppo. Noi, infatti, ritenevamo e riteniamo che la fase di sviluppo del nostro territorio non può iniziare con l’installazione di un inceneritore e crediamo che i Mafaldesi, attraverso il loro largo consenso elettorale al nostro programma, hanno chiesto e chiedono uno sviluppo diverso da quello proposto dall’opposizione. Questa si chiama bocciatura politica, che in democrazia vale più di ogni altro argomento, più degli interessi economici. È la priorità della politica, rispetto a sogni illusori di pochi illuminati, che pretendono di essere i benefattori dell’umanità. Sul piano strettamente amministrativo, la minoranza accusa il Sindaco di essere un accentratore perché si assume la responsabilità di apporre la propria firma in calce agli atti amministrativi (cosa alquanto estranea all’ex sindaco, di cui non vi è traccia alcuna della sua firma!). Ebbene, tale scelta comporta, per chi non lo sapesse, (in primis la minoranza), un notevole risparmio per le casse comunali, perché se il Sindaco lasciasse la responsabilità dei servizi ai dipendenti comunali, il bilancio del comune avrebbe un’ulteriore spesa di circa € 45.000,00. Pare a tutti evidente che l’assunzione di responsabilità economica, amministrativa e legale del Sindaco Riccioni sia in questo caso politicamente apprezzabile e condivisibile da tutti sia per il risparmio per le casse comunali, sia per il vantaggio che essa procura a tutta la Comunità mafaldese. La minoranza, a cui piace molto e solo parlare, ha accusato l’Amministrazione Riccioni di fallimento.

Queste le parole (quae volant, che volano), ora passiamo ai fatti, ed elenchiamo solo una serie di iniziative in atto o di immediata esecuzione da parte della nostra Amministrazione. -è noto che Riccioni, Sindaco del Comune di Mafalda capofila del PAI, è a capo della struttura che esamina e giudica i progetti per le aree interne presentati dagli 8 comuni membri proprio del PAI per investimenti pari a 20 milioni di euro. La nomina riveste particolare importanza sul piano politico ed amministrativo, perché consente alle Amministrazioni comunali interessate di avere un valido ed esperto interlocutore per il finanziamento di progetti per lo sviluppo delle nostre aree interne. Per il comune di Mafalda è certamente motivo di orgoglio, perché offre notevoli opportunità di crescita sociale ed economica per la nostra Comunità. I sostanziosi fondi (PAR, FAS della Regione MOLISE) a disposizione sono in effetti un’importante boccata d’ossigeno per il nostro territorio.

– oltre a questa prospettiva intercomunale dobbiamo ricordare i fondi stanziati a favore del nostro Comune per il nuovo edificio scolastico, per il nuovo cimitero (nell’attesa abbiamo provveduto a lavori di manutenzione e sistemazione), per la rivalorizzazione turistica del bosco con percorsi-vita (con zone destinate ai camper e aree di sosta per campeggiatori), per il complesso delle nuove case popolari (dette oggi comunali), già finanziato e deliberato e per il nuovo arredo urbano; – la disponibilità della somma di € 228.000,00 per la messa in sicurezza di strade interpoderali e acquedotti extraurbani e per la ristrutturazione delle fontane del paese. – non secondario affatto è il piano energetico regionale con pannelli fotovoltaici sugli edifici di proprietà del Comune. – sul piano sociale ricordiamo l’istituzione di borse lavoro per le famiglie a basso reddito e per disoccupati che vengono utilizzati per lavori comunali, né si può dimenticare, in questo frangente, il riassorbimento nella macchina comunale degli operai ex SMI, il primo anno attingendo direttamente dal nostro bilancio comunale. L’attacco, infine, agli assessori e ai consiglieri di maggioranza è palesemente falso ed infondato: tutti hanno la fiducia personale del Sindaco, lavorano instancabilmente in sintonia con tutta la maggioranza tenendo fisso l’obiettivo del bene del nostro paese. Chiaramente virulento è dunque, da parte dell’opposizione, il tentativo strumentale teso a minare la coesione della maggioranza, la concordia e l’impegno collegiale per risolvere i problemi e progettare un futuro migliore per Mafalda, con i fatti e non con le parole!

Questi attacchi velenosi, dunque, queste chiacchiere da parte della minoranza, sono il segno e la testimonianza dell’impegno quotidiano della nostra Amministrazione che, con grande dedizione e dispendio di energia, lavora nei vari settori. Il Comune di Mafalda, grazie alla presenza e alle iniziative dei suoi amministratori, ritrova nuova linfa soprattutto sociale e culturale; ed è su questo nuovo clima che i nostri avversari si sentono particolarmente colpiti, perché esso contrasta tanti anni di egemonia della passata amministrazione, di appiattimento e di un livello basso per iniziative squalificanti e per proposte che non favorivano certamente la crescita del nostro paese. La nostra chiara visione politica, ispirata da principi solidi che sono patrimonio della nostra storia e della nostra civiltà, ci guida nel nostro cammino e alimenta quotidianamente l’attività amministrativa che vede tutta la maggioranza impegnata a fare sempre di più per il nostro paese. A noi non piace affatto far chiacchiere (come piace alla minoranza), siamo, invece, fermamente decisi a portare a termine il programma con il quale ci siamo presentati agli elettori, con coerenza, realismo, coraggio e decisione, nella certezza di perseguire la giustizia e il bene dei nostri concittadini.

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2 Commenti

  1. QUESTA CONTINUA CONTRAPPOSIZIONE NON GIOVA SICURAMENTE AL BENE DELLA COMUNITÀ CHE VI HA CHIAMATI A RAPPRESENTARLA. È dal 1960 (contrapposizione PLI – DC) che la comunità Mafaldese è divisa ed il rancore tra l fazioni politiche cresce. NESSUNO HA IL CORAGGIO E/O NON VUOLE impegnarsi in azioni finalizzate alla riconciliazione.
    DIMOSTRATE LA VOSTRA MATURITÀ con comportamenti degni di essere definiti tali. Evitate di inculcare ai vostri figli l’odio/rivalità, VERSO CHI LA PENSA IN MODO DIVERSO A VOI, che vi è stato tramandato dal vostro parentado.