PORTOCANNONE _ Anche a Portocannone ‘Piovono libri’ e, nello specifico, questa mattina è piovuto l’opuscoletto curato dagli addetti agli Sportelli Linguistici contenente fiabe e favole della tradizione arbereshe. Gli alunni delle due classi di prima media dell’Istituto Comprensivo Scolastico Skanderbeg sono stati invitati alla lettura del libricino oltre che dallo staff dello Sportello Linguistico di Portocannone formato da Maria Antonietta Mancini e Filomena Occhionero Manes e la referente Angela Carafa, anche dalla dirigente scolastico Ida Giuliani e dalle insegnanti Ida Greco e Rossella Calabrese. Dopo una breve introduzione sull’importanza della lingua Arbereshe come scrigno delle tradizioni del passato, le Sportelliste hanno spiegato ai ragazzi la differenza tra lingua albanese e lingua arbereshe e poi sono passate alla lettura delle fiabe e i racconti contenuti nel libricino. “Le fiabe rivelano aspetti caratteristici del patrimonio espressivo da salvaguardare attraverso lo studio e la valorizzazione della lingua scritta – spiega la referente regionale Angela Carafa -.

I racconti nascondono tesori lessicali tali da imporre l’attenzione degli Sportelli poiché non si può concepire l’idioma arbëresh senza conoscerne le storie che gli antenati narravano davanti al focolare”. “Il libello edito dagli Sportelli Linguistici – continua la Carafa – rappresenta una piccola antologia di favole con protagonisti animali antropomorfizzati, su uno sfondo moraleggiante, rielaborato e adattato alla società arbëreshe, dove erano e sono fondamentali l’onore e la besa (parola data)”. L’evento di questa mattina si pone anche come primo passo della collaborazione fattiva tra gli Sportelli Linguistici e il mondo della Scuola; infatti, così come la Scuola di Portocannone ha affiancato gli Sportelli nello svolgimento di ‘Ottobre Piovono Libri’, così gli Sportelli fiancheggeranno la Scuola nella realizzazione del Progetto ‘PË MOST HAROMI’ (Per non dimenticare). L’iniziativa coinvolgerà gli alunni della scuola dell’infanzia di Portocannone che saranno invitati a non dimenticare l’idioma dei loro genitori e nonni attraverso una serie di incontri e letture in arbereshe.

I bambini realizzeranno anche un calendario interamente in lingua arbereshe. A sottolineare l’importanza di simili progetti è anche il primo cittadino di Portocannone, Luigi Mascio, che spiega: “Noi tutti teniamo molto alla continuità della tradizione e vogliamo che la lingua arbereshe sia un elemento vivo anche nei più piccoli. Ci rendiamo conto di quanto si stia perdendo questo elemento così importante per la nostra storia e la nostra identità, ed è per questo che la scuola riveste un ruolo fondamentale in questo percorso”.

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