CAMPOBASSO _ Nel mio legittimo operato, che svolgo anche chiedendo conto di quanto accade all’Agenzia regionale di Protezione Civile, non ritengo sia rintracciabile alcun istinto persecutorio. Al contrario, il ruolo di controllo che ho esercitato rispetto agli atti emanati dal direttore generale, architetto Giuseppe Giarrusso, ha consentito di fare chiarezza in merito ad alcune “discutibili” – almeno al momento – modalità di gestione dell’ente che lo stesso professionista guida fin dalla sua costituzione. La stessa chiarezza che evidentemente chiedono adesso anche i consiglieri di maggioranza che qualche giorno fa, in Consiglio regionale, hanno approvato l’emendamento relativo proprio al controllo e ai termini di scadenza delle nomine politiche. Oggi mi vedo costretto a rimarcare altri provvedimenti poco chiari, che confermano nei fatti come la trasparenza, all’Agenzia diretta dall’architetto, sia solo millantata.

E’ spuntata una nuova determina, la 759, firmata il 12 dicembre scorso. Si liquidano le spettanze dovute per le competenze assunte con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per la gestione del Geoportale. La determina in questione non contiene alcun atto ufficiale: è annotata la una cifra totale di 3mila euro ma non è dato sapere – sempre per la trasparenza di cui sopra – a chi sia stata versata. Il dubbio che si tratti forse di qualche collaboratore a termine, che sarebbe stato tra l’altro già remunerato per altre mansioni (che normativamente non possono essere retribuite stante la natura del contratto) è elevato. Sono certo che sarà premura del numeroso staff del direttore generale riparare al mero errore formale pubblicando, in tempi brevi, la determina con i nomi e i rispettivi compensi spettanti ai collaboratori di cui si tratta.

Sono certo che avremo spiegazioni anche sulle assunzioni di personale a tempo determinato presso l’Agenzia di Protezione Civile in assenza sia di “Stati di emergenza vigenti sul territorio molisano e delle conseguenti deroghe per l’assunzione di personale sia di selezioni pubbliche. Sarà appena il caso di ricordare che lo stato di emergenza, relativo all’art. 4 dell’O.P.C.M. 3920/2011, è stato prorogato – in seguito all’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2011 – con scadenza al 31 ottobre 2012. Come mai allora, nello stipulare tali contratti, solo 2 mesi fa, il direttore generale dell’Agenzia si riferiva a questa normativa? Non risulta nessuna proroga relativa all’O.P.C.M. 3920/11 e successivo D.P.C.M. del 22 settembre 2011, così come confermato nella nota di risposta del Capo Dipartimento nazionale della Protezione Civile, il prefetto Franco Gabrielli – Prot. n. CG/0085860 del 24/12/2012 – che certifica l’assenza di stati emergenziali aperti sul territorio molisano.

Quindi come si spiegano le proroghe, attraverso nuovi contratti di lavoro, stipulate dal primo novembre 2012 con Determinazioni Direttoriali n. 516 del 30 ottobre 2012, n. 553 del 5 novembre 2012 e n. 611 del 14 novembre 2012, i contratti del personale del Centro Funzionale del Molise e quelli del personale dell’O.P.C.M. 3920/2011 in evidente contrasto con la normativa di riferimento, in particolare con gli artt. 35 e 36 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e con le regole di trasparenza ed imparzialità della pubblica amministrazione? La trasparenza di cui si parla è rintracciabile anche nella determinazione numero 802 del 18 dicembre 2012, avente ad oggetto: ” Variazione al Bilancio di Previsione dell’esercizio 2012. Provvedimenti”.

Purtroppo online, di questa determina, ci sono solo la prima e l’ultima pagina. Del tutto inutili alla comprensione della variazione apportata al Bilancio! Ci vuole proprio una gran faccia tosta per affermare: poco c’è invece da replicare all’ex-consigliere Ciocca, che ormai nei confronti della Protezione civile del Molise e del sottoscritto sta mostrando (non si sa bene perché) una vera e propria ossessione. L’ultima sua nota stampa non solo è offensiva per tante persone che vengono citate e colpite gratuitamente con informazioni errate, ma è anche inutile, visto che ‘svela’ atti legittimi reperibili tranquillamente sul nostro sito”. Il direttore generale si lamenterà ancora, ne sono certo. Mi auguro che cambi monologo visto che quello sulla trasparenza degli atti, alla prova dei fatti, non regge più!

Salvatore Ciocca
Comunisti Italiani
Federazione della Sinistra
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